Il ventiseienne era stato fermato nel parcheggio di un supermercato, dove era stato visto spacciare. Il tunisino aveva opposto resistenza e aveva cercato di scappare, aggredendo a calci, pugni e morsi i militari. Dopo l'arresto, era morto in ospedale. Nel marzo del 2015, il gup Massimiliano Botti aveva disposto il non luogo a procedere per i due militari, mentre un terzo era stato prosciolto. Il pm Roberto Cavallone aveva poi presentato ricorso. Nel novembre scorso, la Suprema Corte ha accolto l'istanza limitatamente ai militari Ventura e Palumbo. Il processo entrerà nel vivo a partire dal 20 giugno, quando saranno ascoltati 11 dei 16 testi del pm.
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