Ma appena arrivati i 43 nigeriani e i quattro ragazzi del Mali, tutti uomini, giovani e in ottima salute, hanno organizzato la rivolta: per tutta la notte hanno bivaccato davanti all'albergo rifiutandosi di entrare dentro. E la protesta continua a oltranza: non ne vogliono proprio sapere di stare in un paese con meno di mille abitanti, lontanissimo e mal collegato dai grandi centri dell'Isola. I proprietari della struttura alberghiera, si stanno prodigando per farli mangiare e bere, ma loro non si stancano di ripetere: «Vogliamo andare in una grande città della penisola o almeno a Cagliari dove ci possiamo muovere agevolmente».
Ieri sera i ragazzi africani hanno iniziato la loro protesta sbarrando il cancello dell'albergo con dei cassonetti e bidoni per i rifiuti, all'interno vi erano sei uomini delle forze dell'ordine che li avevano scortati fino a Sadali. «Nella protesta nessuno è stato tenuto sotto sequestro - ha fatto sapere il portavoce della Questura Fabrizio Mustaro, che insieme al vicario del questore, Giuseppina Stellino, è giunto in mattinata a Sadali -. I nostri uomini erano lì a garantire la sorveglianza, la situazione è sempre stata sotto controllo, i migranti hanno inscenato una protesta assolutamente pacifica». Nella tarda mattinata di oggi la tensione si è acuita e qualcuno avrebbe minacciato di tagliarsi le vene se non fosse stato portato via da Sadali.
Preoccupata della situazione il sindaco e parlamentare del Pd Romina Mura: «Mi è stato riferito che i migranti avrebbero detto di essere stati portati in Sardegna con l'inganno: avevano promesso loro di partire per Milano e Roma, ma sono giunti qui» ha detto all'ANSA. Mura annuncia un'interrogazione al ministro Alfano: «Come mai questi stranieri, quasi tutti dotati di regolare permesso di soggiorno sono giunti a Sadali contro la loro volontà? L'accoglienza non può essere fatta con questo pressappochismo, con azioni che mettono in difficoltà i privati che si candidano a fare accoglienza, le amministrazioni locali che si trovano coinvolte in vicende complesse e difficilmente gestibili». Sulla questione è intervenuto anche il segretario nazionale del Siap, Massimo Zucconi Martelli: «Bisogna prestare maggiore attenzione sui siti dove ospitare gli immigrati, poichè come sta accadendo a Sadali queste situazioni possono sfociare in una grave problematica di ordine pubblico, i cui effetti ricadono sul Questore che non ha i mezzi per gestire un'emergenza del genere». Intanto, salvo nuove direttive, si annuncia un'altra notte di emergenza.