Immigrazione, il ministro Pinotti: «L'Italia merita la guida della missione europea»

Immigrazione, il ministro Pinotti: «L'Italia merita la guida della missione europea»
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Venerdì 24 Aprile 2015, 01:32 - Ultimo aggiornamento: 01:33
«L'Italia ha dato da subito la disponibilità ad essere parte attiva nell'operazione in Libia e di guida della missione. Credo che sia condiviso dagli alleati che l'Italia possa e debba svolgere questo ruolo». Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, parlando con i giornalisti a Pozzuoli (Napoli) alla cerimonia del giuramento degli Allievi dell'Accademia Aeronautica. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha poi espresso soddisfazione per la convocazione da parte dell'Ue di un vertice sull'immigrazione ed auspica che dall'Unione Europea arrivi «il via libera ad un intervento di polizia internazionale di contrasto degli scafisti, il raddoppio della missione Triton e solidarietà e condivisione nei confronti dell'Italia nell'accoglienza a chi scappa dalla morte». «Siamo soddisfatti che l'Ue abbia convocato finalmente un vertice sull'immigrazione - ha detto il ministro della Difesa parlando con i giornalisti al giuramento dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli - ci aspettiamo che consideri i punti di vista che il governo italiano ha già evidenziato: oltre al raddoppio della missione Triton e ad un intervento di polizia internazionale di contrasto agli scafisti, un lavoro per la stabilizzazione della Libia che resta il punto fondamentale».



«Non sono scettica sull'ipotesi di affondare i barconi degli scafisti.
Tocca alla politica dare un indirizzo, poi i tecnici debbono individuare gli strumenti migliori per fermare gli scafisti». Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha risposto alla domanda di un giornalista sulle perplessità affiorate a proposito di un intervento militare nei confronti degli scafisti che trasportano gli immigrati. «Noi abbiamo Forze armate e di polizia in grado di contrastare la tratta di esseri umani - ha aggiunto il ministro Pinotti - ma con quali tempi e modi lo diranno i tecnici. I dettagli della operazione rientrano poi nella segretezza che accompagna i piani militari», ha concluso il ministro.
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