Ilva, alta tensione a Genova: lavoratori occupano municipio

Ilva, alta tensione a Genova: lavoratori occupano municipio
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Lunedì 11 Gennaio 2016, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 08:54
Alta tensione a Genova per la protesta dei lavoratori dell'Ilva che hanno occupato il municipio con polemiche e reciproci scambi di accuse tra Fiom, Pd e Comune. La lunga giornata di passione dei lavoratori dell'Ilva, cominciata con l'occupazione a sorpresa del Municipio, si è conclusa alle 20 quando il prefetto del capoluogo ligure Fiamma Spena ha comunicato al segretario della Fiom Bruno Manganaro la convocazione del Collegio di vigilanza Ilva per lunedì prossimo alla presenza di un rappresentante del governo.

La notizia è arrivata mentre a palazzo Tursi, sede del Comune, i lavoratori si stavano organizzando per la notte. L'occupazione del Comune di Genova era cominciata questa mattina, con una deviazione repentina del corteo che, partito dallo stabilimento di Cornigliano, avrebbe dovuto raggiungere la prefettura, ma ha fatto invece ingresso nel cortile del Comune tra fumogeni e slogan. Una delegazione di sindacalisti di Fim, Fiom, Uilm e Failms ha incontrato il prefetto di Genova concordando sulla necessità di chiedere un incontro con il governo. «Il Comune di Genova resterà occupato finchè non ci verrà data la convocazione di un incontro con il governo che ha dato uno schiaffo ai lavoratori Ilva e alla città di Genova» avevano spiegato Fiom e Fialms al termine dell'incontro mentre le segreterie regionali di Fim e Uilm si sono dissociate dall'occupazione.

Qualche momento di tensione si è vissuto nel primo pomeriggio quando il segretario del Pd genovese Alessandro Terrile è uscito dal palazzo Tursi, dove aveva incontrato il sindaco Doria ed è stato duramente contestato dai lavoratori con sputi e insulti anche perchè circa un mese fa nell'assemblea regionale del partito aveva espresso posizioni possibiliste rispetto alla necessità di «rivedere l'accordo di programma sull'Ilva». Non solo.

È proprio il Pd secondo la Fiom ad aver preferito all'emendamento proposto dall'assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi che prevedeva dieci milioni in due anni per finanziare l'integrazione dei contratti di solidarietà attraverso i lavori socialmente utili con quello proposto dal Pd e approvato in commissione alla Camera col quale si prevede uno stanziamento di un milione e 700 mila euro fino a settembre per integrare il reddito dei lavoratori in solidarietà.

Una contrapposizione pesante quella tra il primo sindacato dell'Ilva e il Pd ligure che ha attaccato la Fiom accusandola di «mettere a rischio il risultato fin qui ottenuto», mentre il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha attaccato a sua volta il Pd definendolo «furbetto del quartierino».
Tensione anche con il Comune di Genova che ha condannato l'occupazione, che ha visto nel pomeriggio i lavoratori aprire a spallate un portone, «un atto gravissimo e inaccettabile». Altrettanto dura la replica della Fiom: «Antidemocratico è tenere le porte chiuse di un palazzo che è di tutti i lavoratori e cittadini», ha replicato Manganaro.
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