Lampedusa, gli eroi che hanno salvato
oltre 40 ragazzini: mai una tragedia così

Lampedusa, gli eroi che hanno salvato oltre 40 ragazzini: mai una tragedia così
di Laura bogliolo
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Giovedì 3 Ottobre 2013, 23:41 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 01:16
dall'inviato - Cala la notte a Lampedusa mentre a far compagnia agli oltre 100 cadaveri stesi nel capannone della zona riservata all'aeronautica militare ci sono solo i rombi degli elicotteri che cercano disperatamente altri dispersi. Ma non ci sono più grandi speranze di trovare superstiti al massacro di profughi: tra i corpi stesi ricoperti da teloni verdi ci sono anche i fagotti i di quattro bambini. Hanno da uno a sei anni, sono eritrei e nessuno ha chiesto di loro: molto probabile che anche i loro genitori sono morti nel naufragio.



I primi a soccorrere i migranti sono stati un gruppo di isolani in gita a largo dell'isola dei conigli con una nave da diporto da 10 metri. Alle 7 circa sono stati svegliati da un rumore stridulo sembrava l urlo dei gabbiani racconta Alessandro marino che insieme ai suoi amici e' riuscito a salvare oltre 40 migranti: «Abbiamo fatto il possibile eravamo disperati a un ragazzo abbiamo anche fatto il massaggio cardiaco e si è ripreso». Poco prima a largo avevano visto una luce: non sapevano fosse il barcone che bruciava.



Pietro Bortolo, responsabile del policlinico del l'isola da venti anni mima quando ha strappato al mare i corpi dei 4 bambini morti. «La tragedia peggiore a Lampedusa», dice.



L'isola piange le vittime organizza una fiaccolata e appende cartelli con la scritta «non vogliamo accogliere i cadaveri dei bambini». Le ricerche andranno avanti tutta la notte, sono stati individuati circa 100 corpi incagliati sotto il relitto della nave.