I primi a soccorrere i migranti sono stati un gruppo di isolani in gita a largo dell'isola dei conigli con una nave da diporto da 10 metri. Alle 7 circa sono stati svegliati da un rumore stridulo sembrava l urlo dei gabbiani racconta Alessandro marino che insieme ai suoi amici e' riuscito a salvare oltre 40 migranti: «Abbiamo fatto il possibile eravamo disperati a un ragazzo abbiamo anche fatto il massaggio cardiaco e si è ripreso». Poco prima a largo avevano visto una luce: non sapevano fosse il barcone che bruciava.
Pietro Bortolo, responsabile del policlinico del l'isola da venti anni mima quando ha strappato al mare i corpi dei 4 bambini morti. «La tragedia peggiore a Lampedusa», dice.
L'isola piange le vittime organizza una fiaccolata e appende cartelli con la scritta «non vogliamo accogliere i cadaveri dei bambini». Le ricerche andranno avanti tutta la notte, sono stati individuati circa 100 corpi incagliati sotto il relitto della nave.