Il ministro Martina: «Bloccata la vendita on line di 30 milioni di lattine di falso prosecco»

Il ministro Martina: «Bloccata la vendita on line di 30 milioni di lattine di falso prosecco»
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Giovedì 7 Settembre 2017, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 16:28
«Abbiamo bloccato la vendita potenziale di 30 milioni di lattine di falso Prosecco, che erano pronte per essere vendute sulla piattaforma e-commerce cinese Alibaba». Lo annuncia il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina sul suo profilo Facebook nel sottolineare che «l'operazione dell'Ispettorato repressione frodi del nostro Ministero dà il segno della grandezza del fenomeno delle contraffazioni, e - aggiunge - spiega concretamente come l'Italia sia all'avanguardia nel contrasto. Abbiamo portato avanti più di 2mila interventi di protezione con risultati di valore. Siamo l'unico Paese al mondo ad avere accordi con i più importanti player del web, come eBay, Google e Alibaba, per garantire tutela alle nostre Dop e Igp pari a quella che hanno i marchi commerciali».

Il Prosecco, afferma la Coldiretti nell'esprimere apprezzamento per l'operazione, «guida la classifica dei vini italiani più taroccati con le imitazioni diffuse in tutti i continenti dal Semisecco al Consecco e Whitesecco. Il successo esplosivo del Prosecco all'estero, dove nel 2016 ha fatto registrare l'aumento record del 25% delle vendite, moltiplica i tentativi di imitazioni. Un rischio accresciuto dal commercio elettronico per un successo tutto italiano con una produzione che - stima Coldiretti - ha raggiunto 410-415 milioni di bottiglie».

«Per battere davvero l'italian sounding - prosegue il ministro Martina - dobbiamo aiutare le nostre aziende ad essere presenti sui mercati internazionali.
Abbiamo bisogno di accordi giusti per superare i muri che penalizzano soprattutto le piccole imprese. Per questo abbiamo voluto aprire l'Italian pavilion su Alibaba in occasione della Giornata del vino del 9 settembre. Passiamo da 50 a 120 aziende vinicole italiane coinvolte. Un ulteriore tassello operativo dell'accordo siglato tra Jack Ma e Matteo Renzi lo scorso anno in Cina». Tra le aziende coinvolte quest'anno la toscana Castello Banfi: «è una esperienza - ha detto il dg Enrico Viglierchio alle previsioni vendemmiali Uiv-Ismea - che ci farà capire un pò di più il mercato cinese e l'evoluzione della distribuzione, ma c'è molto da fare anche per informare e formare sul bere enoico il consumatore medio».
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