«In aereo il cibo che mangiamo noi è migliore di quello per i passeggeri», rivelazioni choc delle hostess

«In aereo il cibo che mangiamo noi è migliore di quello per i passeggeri», rivelazioni choc delle hostess
di Antonio Bonanata
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Venerdì 10 Giugno 2016, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 08:52
Parafrasando Woody Allen, questo articolo si potrebbe intitolare “Tutto quello che avreste voluto sapere sugli aerei (ma non hanno mai osato dirvi)”. A leggere le rivelazioni di alcuni anonimi assistenti di volo di varie compagnie aeree – che hanno voluto rispondere a un’interessante domanda posta sul sito Quora.com – c’è da riflettere, e non poco, su quante cose non si sappiano ogni volta che saliamo su un aereo. O meglio, su quanto ci venga tenuto nascosto, perché ai passeggeri non spetta saperlo.

La domanda chiedeva innocentemente “alcune cose di cui i membri dell’equipaggio sono al corrente ma che non ci dicono”. Le risposte, con altrettanta naturalezza, hanno squadernato una serie di "segreti", situazioni e piccole verità che sarebbe curioso conoscere prima di imbarcarsi su un velivolo. Dal cibo destinato ai piloti e al personale di bordo, molto migliore di quello servito ai passeggeri, all’acqua utilizzata per tè e caffè, che proviene da un serbatoio posto sotto la fusoliera e pare non sia particolarmente pulita, sono diverse le sorprese ricevute da queste inaspettate confidenze.

Un punto subito chiarito è che le informazioni passate dal comandante ai passeggeri sono le stesse di quelle comunicate a hostess e steward. Niente dietrologie, quindi, su fantomatiche espressioni glaciali, dietro cui l’equipaggio dovrebbe celare la preoccupazione per un imminente incidente o turbolenze fatali. Il personale di bordo, quindi, vi dirà se l’aereo è in difficoltà e se bisogna prepararsi a un atterraggio d’emergenza. Un anonimo ha poi aggiunto: “Il mio lavoro consiste nel cercare di salvare tutti i passeggeri, quindi il mio obiettivo è che ognuno sia il più possibile preparato”.

Hostess e steward vengono pagati per la durata effettiva del volo e non anche per tutte le operazioni svolte prima e dopo. “Fino a quando i portelloni non sono chiusi” si precisa. Ciò significa che bisogna presentarsi sul luogo di lavoro almeno due ore prima, sapendo che quelle ore non saranno pagate. Quest’ultima dichiarazione è stata confermata da un ex pilota di caccia dell’aviazione statunitense, che ha partecipato alla discussione su Quora.com. “Su 13 ore di lavoro al giorno – ha quindi aggiunto un assistente di volo – ce ne vengono pagate solo cinque”. E in caso di ritardi, anche quelle non vengono remunerate.

Le compagnie aeree, poi, spesso riutilizzano coperte e cuscini, senza igienizzarle o lavarle, affermazione confermata anche dall’ex hostess Fatihah Sudewo. Vengono usate più e più volte, piegate e messe via per il prossimo volo. “Dipende da quanto è economica la compagnia – scrive Sudewo – ma ho visto con i miei occhi il personale delle pulizie ripiegare le coperte per i passeggeri del volo successivo. Almeno in quel caso erano stati abbastanza generosi da cambiare le federe e i poggiatesta”. Meglio accettare, quindi, un cuscino o una coperta ancora avvolti nell’involucro di plastica.

Se si chiede a una hostess una bevanda, evitate quelle calde, come tè o caffè, preparate con l’acqua raccolta nel serbatoio dell’aereo: non è particolarmente pulita. Scrive infatti un anonimo assistente di volo: “L’acqua presa da lì è davvero disgustosa. Vi chiedo davvero scusa per le bevande calde e i caffè che vi prepariamo. L’acqua è contenuta in un serbatoio sotto la fusoliera e non l’ho mai visto pulire”. Per non parlare della toilette: molti assistenti di volo preferiscono non utilizzarla, soprattutto se i voli sono brevi. Optano, infatti, per i bagni dell’aeroporto piuttosto che per quello usato anche dai passeggeri. “Ci vado solo se devo lavare le mani e se proprio non posso farne a meno” scrive un altro sconosciuto membro d'equipaggio.

Lo sapevate, poi, che quando vedete correre degli assistenti di volo per un aeroporto, non si tratta di ritardo ma di una semplice sostituzione? Stanno andando a sostituire un collega che non può più presentarsi a lavoro. Ogni compagnia, infatti, dispone in ogni aeroporto di personale sostitutivo, pronto per essere chiamato in casi come questo, con l’uniforme già indossata e il trolley a portata di mano. “Sono stato chiamato per imbarcarmi dopo che un collega era rimasto bloccato da un incidente sulla strada per l’aeroporto – scrive un altro anonimo steward –, sono arrivato in cinque minuti da quando mi era stato notificato l’avviso”.

Le ultime due “rivelazioni” riguardano il cibo e le ore di sonno: i piatti che i piloti e gli altri membri dell’equipaggio consumano in aereo sono di gran lunga migliori di quelli serviti ai passeggeri. Conferma infatti l’ex hostess Fatihah Sudewo che c’è almeno un piccolo trolley appositamente dedicato all’equipaggio, con – tra le altre cose – frutta fresca, dolci e bevande. Passando ai ritardi, poi, ci si può facilmente rendere conto che questi inconvenienti non vadano a danneggiare solo i programmi dei viaggiatori, ma anche, e soprattutto, quelli del personale di bordo, dato che arrivare o partire più tardi significa privarsi di utili ore di sonno in attesa del volo successivo. Avere otto ore a disposizione invece di dieci, ad esempio, significa che in quello stesso tempo si deve mangiare, lavarsi, approntarsi per il riposo e - l’indomani - prepararsi, fare colazione e recarsi in aeroporto.
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