La grande siccità: danni, fenomeni
e cause di un’estate sahariana

La grande siccità: danni, fenomeni e cause di un’estate sahariana
di Valentina Arcovio
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Venerdì 23 Giugno 2017, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 16:12

C’È STATO UN CALO DELLE PIOGGE NEGLI ULTIMI ANNI?
Sì, anche se lieve. Dal 1951 ad oggi le precipitazioni in Italia sono in lento ma costante calo. Con percentuali diverse, sia il Nord che il Centro e il Sud hanno visto ridursi la quantità di acqua che ogni anno bagna la Penisola. Ad esempio, secondo i dati presentati nel rapporto «Gli Indicatori del Clima in Italia», elaborato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), le precipitazioni cumulate annuali del 2015 in Italia sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 13 per cento circa. Il valore medio di anomalia annuale presenta sensibili differenze tra diverse aree del territorio italiano. Al Nord ed al Centro il 2015 è stato nettamente meno piovoso della norma, al Sud e sulle Isole pressoché nella norma.

A COSA È DOVUTO QUESTO FENOMENO?
La siccità può essere considerata, secondo gli esperti, un campanello di allarme del più preoccupante fenomeno dei cambiamenti climatici. Il costante aumento delle temperature in tutto il pianeta potrebbe infatti giocare un ruolo decisivo sulle anomalie meteorologiche, come questi periodi di forte siccità, che si stanno registrando in particolare negli ultimi anni, anche nel nostro paese. Le conseguenze sulle precipitazioni, che in generale sono in costante calo, sono però molto imprevedibili: si passa da periodi di estrema siccità a periodi caratterizzati da intense piogge e alluvioni.

QUALI SONO LE POSSIBILI CONSEGUENZE DELLA SICCITÀ?
Sono molte e diverse. La siccità può compromettere i raccolti stagionali e inaridire i campi coltivati, arrivando addirittura a causarne una riduzione più o meno estesa. Può inoltre ridurre la quantità di acqua destinata alle industrie con conseguenze sull’economia del paese. Infine, può provocare incendi, un problema che in Italia, è diventato sempre più grave specialmente negli ultimi anni. Tutte queste problematiche possono poi avere ricadute più o meno gravi sulla vita della popolazione generale.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DIRETTE SULL’UOMO?
I periodi di siccità possono avere importanti conseguenze sull’uomo. Ad esempio possono provocare carestie più o meno gravi: la mancanza di acqua impedisce l’irrigazione dei campi coltivati e l’approvvigionamento dei bestiame. Questo può portare a grandi migrazioni di massa sia interne, cioè da una regione all’altra, che da nazioni diverse, con tutte le conseguenze che questo comporta. Come si può già evincere dall’attuale ondata migratoria, il grande spostamento di masse da un paese all’altro può provocare gravi tensioni sociali che possono sfociare in vere e proprie guerre.

COSA PUÒ ACCADERE IN FUTURO?
Se non si farà nulla per invertire o quantomeno rallentare i cambiamenti climatici in atto, i periodi di siccità potrebbero diventare più numerosi. Le proiezioni per il futuro non sono affatto confortanti. Numerosi studi hanno già confermato che, se non si farà nulla, le temperature sono destinate ad aumentare e che ci sarà sempre più carenza di precipitazioni e quindi di disponibilità di acqua.

COSA SI PUÒ FARE PER MITIGARE GLI EFFETTI DELLA SICCITÀ?
Oltre ad azioni coordinate globali per contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici, ogni paese può mettere in atto delle strategie per affrontare questi periodi di forte siccità.

Si può ad esempio pensare alla desalinizzazione dell’acqua marina per usi agricoli o domestici; alla raccolta e allo stoccaggio dell’acqua piovana; a restrizioni nell’uso dell’acqua, riducendo gli sprechi; alla purificazione e depurazione dell’acqua già utilizzata per consentire un suo riutilizzo.

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