La coppia - si apprende a Gradisca d'Isonzo - è arrivata in paese circa due anni fa. Il delitto é avvenuto in uno stabile in via Campagnola, al numero 21. La donna ha circa 30 anni; il marito qualche anno in più. Secondo i primi accertamenti, l'uomo da alcuni mesi non lavorava ed era la donna a provvedere al sostentamento della famiglia.
Il figlio della donna uccisa dal marito era a letto e non avrebbe assistito all'aggressione. È quanto ha riferito il reo confesso agli investigatori cui si è consegnato spontaneamente dopo aver telefonato al 112 per denunciare l'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, la lite, culminata con una coltellata fatale alla gola della donna, sarebbe avvenuta attorno alle 7.30 di stamani.
Per questo il bimbo di otto anni non era ancora stato svegliato dalla mamma per andare a scuola.
L'assassino, resosi conto della gravità del gesto, sarebbe rimasto moltissimo tempo accanto al cadavere della moglie, salvo poi decidersi a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine anche per evitare che il figlio vedesse la tragica scena della madre priva di vita. Il piccolo è stato affidato alle cure di una psicologa. Da parte degli investigatori filtra molta prudenza circa la versione fornita dall'uomo: quella ufficiale verrà raccolta nel pomeriggio alla presenza dell'avvocato di fiducia.
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