Gli altri sono riusciti a schivare l'auto, Nunzia Vullo e la sua piccola Ludovica, che dormiva, no.
L'investitore anziché fermarsi ha proseguito la folle corsa. I carabinieri hanno accertato, tramite le registrazioni di alcune telecamere del sistema di videosorveglianza, che correva a 80 l'ora in pieno centro abitato. Analizzando le immagini del violentissimo scontro, gli inquirenti hanno avuto la sensazione di assistere alla proiezione di un videogioco con le vittime sbalzate a 30 metri di distanza dal punto d'impatto. Qualche ora più tardi, Rinella si è costituito dicendo di non avere visto i pedoni e di essere fuggito per il timore di un linciaggio ad opera dei parenti delle vittime, ha raccontato di avere nascosto la sua Panda nell'ex mattatoio comunale di via Generale Cascino. L'uomo è risultato negativo all'alcol-test. Il pm di turno ha disposto per lui gli arresti domiciliari. L'accusa è quella di omicidio stradale plurimo con fuga del conducente.
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