Una documentazione che non ha convinto i giudice della Cassazione, per i quali in sostanza Mortola chiedeva di valutare prove già esaminate nel processo che si è concluso 2012 con sentenza definitiva. La Cassazione - nella sentenza depositata oggi e relativa all'udienza del 14 ottobre - rileva come la condanna per falsità ideologica degli atti fosse basata anche su altri elementi. La presenza del Mortola sul posto «è fuori discussione e risulta documentata proprio dal filmato indicato che lo ritrae in sito».
La condanna, ricordano inoltre i giudici, deriva non solo da quel particolare ma dall'intera operazione e dal fatto che «al momento dell'irruzione nella struttura, alcuna resistenza era in atto in danno degli operanti, come falsamente rappresentato negli atti di polizia giudiziaria».
Quanto, invece, all'assoluzione per l'istigazione alla falsa testimonianza, la Corte rileva che sono due fatti distinti e non si escludono a vicenda.
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