Torino, furto milionario a Villa Agnelli: tre arrestati

Torino, furto milionario a Villa Agnelli: tre arrestati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Giugno 2016, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 12:24
Non solo Allegra Agnelli. Sono nove, oltre a quello nella villa alla Mandria (Torino) della mamma di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, i furti ai vip che potrebbero essere stati messi a segno da una banda di kosovari. E tutti i colpi hanno un denominatore comune: la palazzina scelta come bersaglio era vicino a un campo da golf. Tanto che gli inquirenti hanno chiamato il terzetto «la banda delle buche». A prendere i kosovari (di 41, 48 e 50 anni) sono stati i carabinieri di Torino nel quadro dell'inchiesta - coordinata dalla procura di Ivrea - sul furto in casa Agnelli, il giorno di Pasqua. Li hanno fermati (su provvedimento del pm Alessandro Gallo) in Lombardia, da dove stavano per partire per il loro Paese di origine. Due di loro sono stati trovati con le valigie pronte. Le intercettazioni hanno mostrato che stavano per tornare in patria e lasciano pensare che in estate si sarebbero trasferiti in Svizzera per rimettersi 'al lavorò. A Villa Agnelli gli sconosciuti portarono via gioielli e monete di pregio del valore di quasi due milioni di euro. Parte della refurtiva fu ritrovata all'interno dell'auto del quarantunenne, che fu arrestato (allora soltanto per ricettazione) lo scorso aprile a Desenzano del Garda, nel Bresciano. Poco dopo, in un residence nella zona, fu trovata altra refurtiva, tra cui un orologio del valore di 200 mila euro.
L'abitazione di Allegra Agnelli è immersa nel parco della Mandria, alle porte di Torino, vicino al prestigioso golf club I Roveri. Otto dei colpi su cui si indaga sono avvenuti, a partire dal 10 ottobre dello scorso anno, nella stessa zona. Gli altri due hanno avuto luogo a Buttigliera Alta (Torino), vicino al campo chiamato Le Fronde, e a La Pinetina di Appiano Gentile (Como): in questa occasione la vittima fu una Donà delle Rose, discendente di una nobile famiglia di dogi veneziani. La banda era molto meticolosa: partiva da Milano, dove abitano i tre, con auto e telefoni intestati a prestanome, che non venivano mai utilizzati due volte in modo che fossero sempre 'pulitì. I carabinieri stanno dando la caccia ai loro complici. Si sospetta, in particolare, che si avvalessero delle informazioni di alcuni basisti che prima dei colpi studiavano le abitudini delle vittime. Le indagini sono concentrate nel mondo dei frequentatori dei golf club. Sono di etnia rom, invece, i tre uomini e la donna accusati del furto da 400 mila euro - tra orologi e preziosi - nella villa di Nainggolan a Casal Palocco, zona sud della Capitale. Appartenenti allo stesso nucleo familiare, risiedono in provincia di Bergamo. Il colpo lo scorso 9 aprile, approfittando dell'assenza del calciatore e della sua famiglia. Parte della refurtiva era già stata recuperata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA