Aeroporto di Fiumicino, come cambia il traffico di droga

Un sequestro della Finanza
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Venerdì 8 Dicembre 2017, 21:45
«​Tornano»​ o comunque aumentano gli «​ovulatori»​ che portano i carichi di droga ingerendoli e rischiano la vita in caso di rottura dell'involucro. A parlarne è colonnello Ernesto Bruno, comandante del Gruppo Fiumicino della Guardia di finanza, impegnato nella lotta al narcotraffico in uno degli aeroporti più affollati d'Europa: «​Negli ovuli - spiega il colonnello - oggi viaggia l'eroina oltre che la cocaina. E gli ovulatori, che tradizionalmente sono originari delle aree più povere, non arrivano più solo dal sud America o dall'Africa, in particolare dalla Nigeria, ma anche dall'Est europeo. Un tentativo abbastanza evidente di "cogliere di sorpresa" noi operatori»​.

I trucchi classici per nascondere la droga sono però, più o meno, sempre gli stessi: il doppiofondo dei trolley, i souvenir, tubetti di dentifricio o bombolette di schiuma da barba sono i luoghi "ideali" dove nascondere la droga anche se c'è chi si ingegna usando le carrozzelle per gli invalidi o infilando cocaina liquida nelle scarpe da ginnastica ammortizzate col gel. 
Gli esiti dei controlli vengono comunque inseriti in un database, per condividere le conoscenze anche se molto conta l'esperienza che porta a decodificare il linguaggio del corpo ma anche a carpire segnali minimi come una valigia o un passaporto troppo nuovi.
I controlli sono però sempre a campione, anche se maggiore attenzione viene riservata ai voli provenienti da Africa e America latina: dall'1 gennaio al 6 dicembre di quest'anno le Fiamme gialle del Gruppo Fiumicino hanno arrestato 59 persone e sequestrato oltre 736 chili di sostanze stupefacenti: 141,9 di cocaina, 51,7 di eroina, 7,6 di hashish e marijuana e 534 di khat, droga proveniente dall'Africa, con basso principio attivo. 

 
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