Firenze, Santa Croce riapre dopo la morte del turista. Resta off limits l'area dell'incidente

Firenze, Santa Croce riapre dopo la morte del turista. Resta off limits l'area dell'incidente
di Laura Larcan
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Sabato 4 Novembre 2017, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 16:40
Dopo diciassette giorni di chiusura, le porte della basilica di Santa Croce a Firenze riaprono domenica 5 novembre. La serrata era stata imposta, in fretta e furia, dopo la tragedia del turista spagnolo deceduto per la caduta di un grosso frammento di pietra da un peduccio decorativo nella parte alta del transetto di destra della basilica. Uno schianto (ancora definito «fatale» dagli addetti ai lavori) da un'altezza di quasi trenta metri dai risvolti tragici per Daniel Testor Schnell, imprenditore di 52 anni di Barcellona, morto sul colpo lo scorso 19 ottobre, mentre era in visita nella famosa chiesa fiorentina insieme alla moglie. La riapertura avverrà «con regolare orario festivo e feriale», come ha reso noto l'Opera di Santa Croce, che guida la gestione ordinaria e straordinaria del complesso monumentale francescano, a conclusione delle verifiche sulla stabilità e della sicurezza dell'edificio sacro. 

«Sono stati fatti controlli accurati in tutta la superficie di tutto il complesso, non solo della basilica - avverte Caterina Barboni portavoce dell'Opera di Santa Croce - Sono state eseguite verifiche sui singoli elementi del paramento interno, che include le coperture e le strutture portanti, e su quelli situati ad una grande altezza da terra. Le verifiche sono state eseguite con una piattaforma aerea mobile, definita tecnicamente ragno che permette ai tecnici esperti, di cui ci avvaliamo, di fare controlli diretti nella basilica». Resta off limits al pubblico l’area del transetto destro coinvolta dall’incidente: «L’area resta sequestrata per le indagini in corso, e quindi non è stata interessata dalle verifiche».

C’è comunque la possibilità per i visitatori di accedere lo stesso alla parte del Corridoio del noviziato che conduce alla sacrestia che custodisce il Crocifisso di Cimabue, simbolo dell’alluvione di Firenze, opere di grande pregio e una delle attrazioni di Santa Croce: «L'ingresso avverrà tramite un percorso alternativo, normalmente chiuso - avverte Barboni - l’accesso sarà non dall’interno della basilica, ma dal chiostro, passando accanto alla Cappella dei Pazzi». Tutto l’intervento fatto è finalizzato alla verifica della sicurezza del complesso.

Fino a quando resterà chiusa l’area del transetto? «Dipende dalle indagini - spiega la Barboni - la scelta di chiudere la basilica è stata dell’Opera, proprio per verificare le condizioni generali di sicurezza fin da subito. Ma sull'area del transetto non si è potuti intervenire fino ad ora, pertanto la parte rimane chiusa». C’è allo studio un’ipotesi di sistema di contingentamento del pubblico? «Al momento verranno contingentati gli ingressi nella parte di accesso alla sacrestia, per via del passaggio nuovo che può essere percorso, ma servono controlli. Per cui i turisti saranno suddivisi in piccoli gruppi dando loro il tempo di visita». Gli altri accessi sono normali, secondo gli orari feriali e festivi. Domenica, come da prassi, la mattina è fruibile solo alle messe e dalle 14 alle 17 per i turisti. L’ingresso è gratuito per i fiorentini e i residenti dell’area metropolitana. 
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