Ma prima di tutto, Alessi ha contattato il padre: «Babbo ho fatto un macello.
Ho ammazzato tre prostitute», avrebbe detto per chiudere subito dopo la comunicazione. Inutili i tentativi del genitore di richiamarlo: il cellulare di Mirco Alessi non era raggiungibile, forse occupato o forse spento. È stato lo stesso padre ad informare subito i carabinieri della telefonata ricevuta. Un altro destinatario delle telefonate è stato un amico dell'uomo arrestato. Una prima comunicazione, via sms, gli sarebbe giunta da Alessi attorno alle tre, quindi forse prima del duplice omicidio, con l'invito ad aprire facebook e vedere «uno che sbotta». Poi la chiamata, anche questa attorno alle sei, nella quale Mirco Alessi avrebbe detto al'amico di aver «ammazzato tre transessuali». «Sono pieno di sangue», avrebbe detto all'amico che ha segnalato il fatto ai carabinieri, aggiungendo poi di stare «bene» e di essere «tranquillissimo».
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