Gli indagati si sono giustificati dicendo che loro avrebbero voluto rimandare nella famiglia d'origine la vittima, proprio perché lei continuava a rubare e chiedere l'elemosina.
La ragazza, in passato, era stata arrestata con l'accusa di furto. Le indagini, affidate dalla pm Christine von Borries alla polizia, sono ancora in corso. La giovane ha raccontato di essere stata picchiata dalla suocera e a volte anche dal marito se non portava a casa abbastanza denaro. Ha chiesto aiuto a una famiglia fiorentina, che la ha accolta insieme a una delle figlie e ha avvertito il 113. La pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per gli indagati, ma il gip Francesco Bagnai, in considerazione della mancanza di flagranza, delle versioni contrastanti e del fatto che la ventiduenne è in una struttura protetta, ha deciso per la misura dei domiciliari.
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