Firenze, scontri tra polizia e antagonisti al corteo anti-Renzi: 3 agenti feriti

Firenze, scontri tra polizia e antagonisti al corteo anti-Renzi: 3 agenti feriti
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Sabato 5 Novembre 2016, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 09:37

Scontri tra antagonisti e polizia nel cuore di Firenze in occasione del summit dell'ala renziana del Pd. Ci sono stati lanci di sampietrini e bottiglie contro gli agenti schierati dal questore a difesa del vertice. I manifestanti, ai quali era stato vietato il corteo, hanno tentato di sfondare il cordone di polizia in via Ricasoli a pochi passi dall'accademia dove è custodito il David di Donatello. Sono state divelte da alcuni militanti le transenne installate per i lavori della tranvia. Tre gli agenti feriti ai quali il sindaco Dario Nardella ha immediamente espresso solidarietà: «Manifestare è un diritto, ma usare la violenza e attaccare la città solo per avere visibilità é meschino e vergognoso». Non si hanno notizie di fermi dei manifestanti che hanno tirato anche pietre e che contano alcuni feriti.
 

 




Sono stati tre i momenti di maggiore tensione durante la manifestazione 'No Renzi, no al referendum' segnata oggi da tafferugli a Firenze. La prima carica è scattata in piazza San Marco, dove si erano concentrati i partecipanti, alcune centinaia, intenzionati a raggiungere in corteo, nonostante il divieto, la ex stazione Leopolda dove è in corso la kermesse alla quale partecipa il premier Matteo Renzi.

I manifestanti hanno cercato di sfondare i cordoni delle forze dell'ordine attestate all'inizio di via Cavour, usando uno striscione rinforzato da materiale rigido: un momento segnato dal lancio di ortaggi, oggetti e grossi petardi, forse bombe carta, verso la polizia che ha caricato. Un secondo tentativo di sortita dei manifestanti usando le reti del cantiere allestito in piazza San Marco è stato nuovamente respinto con una carica. Il terzo episodio all'angolo tra via della Colonna, una strada che conduce dalla adiacente piazza Santissima Annunziata verso i viali dove poi si è sciolto il corteo, e via della Pergola che i manifestanti volevano percorrere per raggiungere il centro e dove è scattata la terza carica.

Un gruppo di manifestanti ha inoltre cercato di dirigersi verso il centro storico da piazza Beccaria dove il corteo si è fermato per un comizio improvvisato. La polizia ha respinto il gruppo ed è stato lanciano qualche lacrimogeno. Nei tafferugli iniziali un giovane sarebbe stato portato in questura: «Resteremo qui finchè non sarà liberato», è stato annunciato dall'altoparlante montato sul furgone per il comizio improvvisato. «Renzi deve fare i conti con questa piazza», è stato ancora detto dopo aver criticato le forze dell'ordine per la «complicità» con il governo nell'aver cercato di impedire la manifestazione di oggi.


C'era anche il centro sociale della Marche in piazza a Firenze contro il presidente del consiglio Renzi e per il No al referendum. «Proprio alla luce di quanto è successo nel nostro territorio - spiega Gabriella - siamo qui per dire No al referendum perché vogliamo che resti al nostro territorio il diritto alla tutela ambientale». «Chiediamo al governo Renzi - ha concluso Gabriella, che sfila dietro ad uno striscione TerreinMoto - di non fare le grandi opere e di usare quei fondi per la messa in sicurezza dei nostri territori».

Nell'ala più dura del corteo, composto da centri sociali provenienti da tutta Italia, hanno sventolato bandiere con falce e martello, dei NoTav e striscioni contro Renzi. Dopo gli scontri i manifestanti si sono ricompattati dietro uno striscione che recita "No alla Leopolda del Si, no al mostro di Firenze". 

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