Bimbo nato da coppia di donne: per i giudici sono entrambe mamme

Bimbo nato da coppia di donne: per i giudici sono entrambe mamme
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Mercoledì 7 Gennaio 2015, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 17:07
TORINO - Il bimbo figlio di due mamme. È un bambino nato in Spagna grazie all'inseminazione eterologa e, per la legge locale, è figlio di due mamme.



Ora la Corte d'Appello di Torino - per la prima volta in Italia - ha accolto la loro richiesta e ordinato all'ufficiale di stato civile del Comune di trascrivere la nascita del bambino come figlio di entrambe le mamme. La decisione dei giudici subalpini, spiega il Corriere della Sera in edicola oggi, si basa sulla necessità di «garantire la copertura giuridica ad una situazione di fatto in essere da anni, nell'esclusivo interesse del bambino cresciuto da due donne che la legge spagnola riconosce entrambe come madri».



Le due donne, sposate in Spagna, sono indicate nello stato civile del Comune di Barcellona come «madre A» e «madre B». Il Tribunale di Torino, in un primo momento, aveva respinto la richiesta di trascriverlo nell'anagrafe italiana, ritenendo la trascrizione «contraria all'ordine pubblico» in relazione alle norme in materia di filiazione che fanno riferimento ai concetti di padre, madre, marito e moglie. La sezione famiglia della Corte d'Appello presieduta da Silvia Daniela ha ribaltato questa decisione. La mancata trascrizione dell'atto di nascita, sostiene la Corte, verrebbe infatti a comprimere il diritto all'identità personale del minore e il suo status in Italia. Poichè inoltre le due donne hanno divorziato, nel 2014, scegliendo però la condivisione della responsabilità genitoriale, «la mancata trascrizione comporterebbe anche conseguenze rilevanti in ordine alla libera circolazione del minore».



«Le sentenze vanno eseguite e penso che possa configurarsi un reato se questo non avviene». Lo dice l'avvocato Stefano Garibaldi, uno dei legali delle due donne che hanno chiesto e ottenuto dalla Corte d'appello di Torino di essere riconosciute entrambe madri del bambino concepito in Spagna con la fecondazione eterologa. «Anche dal punto di vista amministrativo - aggiunge - ci sono tutti gli strumenti per poter dare esecuzione alla sentenza, così come, se il Comune di Torino ritiene, ci sono i margini per poterla impugnare in Cassazione».



L'avvocato Garibaldi si dice «sorpreso» dalla posizione del Comune di Torino e ribadisce che «comunque andremo a fondo di questa vicenda, perchè la sentenza di primo grado era stata ingiusta e discriminatoria.
La Corte ha riconosciuto che l'ordinamento da applicare è quello riguardante il bambino, che è cittadino spagnolo, e in Spagna è ammesso che vi siano due madri. Il certificato di nascita spagnolo, quindi, va trascritto in Italia. Applicare il diritto italiano per quanto riguarda l'ordine pubblico è sbagliato - conclude -: va applicato quello internazionale, come prevede anche la Corte Europea di Strasburgo».