Fermo, ultrà riduce in fin di vita un migrante dopo aver chiamato «scimmia» la moglie

Fermo, ultrà riduce in fin di vita un migrante dopo aver chiamato «scimmia» la moglie
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 02:21 - Ultimo aggiornamento: 20:30
Un migrante nigeriano di 36 anni, ospite con la moglie del seminario vescovile di Fermo, è stato ricoverato in ospedale, in coma, dopo essere stato aggredito a pugni da un fermano di 35 anni, conosciuto come ultrà della locale squadra di calcio, che avrebbe avvicinato la coppia per strada e avrebbe insultato la donna chiamandola «scimmia». Secondo una prima ricostruzione della polizia, il nigeriano ha reagito agli insulti sradicando un palo della segnaletica stradale e picchiando l'italiano, facendolo cadere a erra. Questi si è rialzato e si è scagliato contro l'africano, riducendolo in fin di vita a forza di botte. L'episodio è avvenuto in via Veneto, non lontano dal seminario. Le indagini sono ancora in corso.
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