Fermo. Nigeriano ucciso, coppia era fuggita da Boko Haram: avevano perso una figlia

Fermo. Nigeriano ucciso, coppia era fuggita da Boko Haram: avevano perso una figlia
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 20:15
Si chiama Emmanuel Chidi Namdi, il 36enne nigeriano richiedente asilo in coma irreversibile a Fermo dopo un pestaggio da parte di un ultrà 35enne della Fermana, che prima aveva insultato la moglie dandole della «scimmia africana». Lui e la sua compagna Chinyery, di 24 anni, erano arrivato al seminario vescovile di Fermo, che accoglie profughi e migranti, lo scorso settembre. I due se ne erano andati dalla Nigeria dopo l'assalto di Boko Haram ad una delle chiese cristiane del posto: nell'esplosione erano morti i genitori della coppia e una figlioletta.

Passando dalla Libia, erano sbarcati a Palermo. Un viaggio difficile ancora una volta costellato di lutti: in Libia erano stati aggrediti e picchiati da malviventi del posto e lei aveva subito un aborto durante la traversata. All'episodio di ieri hanno assistito la 24enne, che è stata anche malmenata e ha riportato escoriazioni alle braccia e ad una gamba guaribile in sette giorni, e un altro uomo che era con l'ultrà fermano e è entrato nella vicenda sinora come testimone, mentre il 35enne è stato denunciato.
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