A Fermo l'ultimo saluto a Emmanuel, la moglie in lacrime sviene in chiesa. Don Vinicio: anche ultrà è vittima

A Fermo l'ultimo saluto a Emmanuel, la moglie in lacrime sviene in chiesa. Don Vinicio: anche ultrà è vittima
3 Minuti di Lettura
Domenica 10 Luglio 2016, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 13:43

Chinyere, la compagna di Emmanuel, il migrante ucciso a Fermo è svenuta durante la cerimonia funebre. La donna si è sentita male proprio mentre nella chiesa ci si scambiava il segno della pace. È stata dunque soccorsa e trasportata fuori dal duomo. Il Duomo di Fermo, dove sono iniziati i funerali del giovane migrante ucciso, è pieno di fedeli. In prima fila, in un lato della chiesa, siede la compagna di Emmanuel. Sempre in prima fila nella navata centrale siedono il presidente della Camera, Laura Boldrini, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e il vice presidente del Parlamento europeo David Sassoli. In chiesa ci sono molti rappresentanti del'associazionismo ma anche tanta gente comune e molti anziani. Tra i banchi spicca la comunità nigeriana che indossa vestiti rossi e neri e fasce rosse sulla fronte in segno di lutto.

«Bisogna alimentare la speranza di chi tra mille peripezie arriva tra noi. E mi dà fastidio quando sento i media definirli disperati, ma dove? Ma quando? Loro disperati? Semmai noi lo siamo, con la nostra vita spesso inutile e insensata». Lo ha detto nell'omelia, durante le esequie di Emmanuel Chuidi Namdi, l'arcivescovo di Fermo, monsignor Luigi Conti. «Se loro sono qui - ha aggiunto - è perché davvero» i migranti «nutrono la speranza e noi rischiamo di ucciderla questa speranza, ma invece è la divisione che uccide», ha concluso.

Attorno all'altare don Vinicio Albanesi ha fatto salire i compagni di Emmanuel che, chi in francese, chi in inglese, chi in italiano hanno letto passi della Bibbia. Molti di loro, in segno di lutto, hanno legata sulla fronte una fascia rossa.


La bara di legno chiaro con la salma di Emmanuel Chidi Nnamdi è adagiata in terra su un tappeto, davanti all'altare del Duomo. Sopra al feretro un cuscino di rose rosse e la foto del giovane migrante, sorridente nel giorno in cui don Vinicio Albanesi lo aveva simbolicamente unito in matrimonio con la sua compagna Chinyere.

 



Anche l'aggressore di Emmanuel Chidi Nnamdi «è una vittima e se qualcuno lo avesse aiutato a controllare la sua istintività, la sua aggressività avrebbe fatto bene», ha detto monsignor Vinicio Albanesi parlando con i giornalisti di Amedeo Mancini, il 39enne ultrà fermato per omicidio preterintenzionale. Ai giornalisti, che al suo arrivo al duomo di Fermo per il funerale del giovane nigeriano, che gli hanno chiesto se intendesse perdonare Mancini, «noi perdoniamo tutti - ha risposto - noi accogliamo tutti».

LO STATO
«È doveroso essere qui, dobbiamo stare vicini alle autorità locali e accompagnarle nella loro battaglia contro il razzismo». La presidente della Camera, Laura Boldrini, spiega così la sua presenza a Fermo dove si trova per i funerali di Emmanuel Chidi Namdi. Quindi, aggiunge: «Ritengo che sia da rinviare al mittente l'accusa che Fermo sia un luogo razzista. Nessun luogo è razzista di per sè ma possono esserci elementi che praticano il razzismo».

«Dire "scimmia africana" a una donna non può essere derubricata come battuta. È una frase da rinviare al mittente - ha detto ancora la Boldrini - Siamo qui per testimoniare la nostra solidarietà alla compagna di Emmanuel, a Don Vinicio Albanesi e alla comunità che rappresenta. Ma siamo qui anche per mandare un messaggio ai nostri connazionali: noi non vi lasceremo soli, noi non permetteremo che la nostra società sia inquinata dal razzismo».


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA