Expo, indagato Acerbo, responsabile Padiglione Italia. Cantone: può essere un problema

Expo, indagato Acerbo, responsabile Padiglione Italia. Cantone: può essere un problema
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 15:18

La Gdf di Milano, nell'ambito dell'inchiesta dei pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, ha effettuato perquisizioni a carico di Antonio Acerbo, commissario delegato di Expo 2015 in relazione al progetto 'Vie d'acqua', ora indagato per corruzione e turbativa d'asta.

Nell'ambito delle indagini in corso nel procedimento penale dei pm Gittardi e D'Alessio, spiega un comunicato stampa del procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, «nella giornata odierna sono state eseguite» dalla sezione pg della Guardia di Finanza «perquisizioni nei luoghi in disponibilità dell'indagato Acerbo Antonio, nato a L'Aquila il 22 aprile 1949, cui è stata contestualmente notificata informazione di garanzia per i reati» di turbativa d'asta, commesso a Milano «fino al 10 luglio 2013» e corruzione, commesso in Milano «fino al 10 luglio 2013». Acerbo è commissario delegato di Expo per le opere infrastrutturali (oltre che responsabile unico per il procedimento di Padiglione Italia) e l'inchiesta, come si legge sempre nella nota, è relativa al progetto «via delle acque» per l'Esposizione Universale.

I magistrati hanno ordinato «l'esibizione degli atti e dei documenti» relativi al progetto in questione «presso Expo Spa e Metropolitana Milanese Spa».

L'indagine è una tranche dell'inchiesta che lo scorso maggio ha portato agli arresti, tra gli altri, di Gianstefano Frigerio, Luigi Grillo e Primo Greganti. Inchiesta relativa ad una serie di irregolarità negli appalti di Expo, Sogim e della sanità lombarda e che avrebbe accertato la presenza della cosiddetta «cupola degli appalti».

Cantone Il ruolo di Antonio Acerbo in Padiglione Italia «può essere un problema», ha detto il presidente Anticorruzione Raffaele Cantone. «Negli ultimi incontri con Diana Bracco - ha aggiunto - il rappresentante tecnico per Padiglione Italia è sempre stato l'ingegner Acerbo e questo può essere un problema. Domani vedrò la Bracco a Milano». «Voglio capire bene la vicenda. Per ora - ha spiegato Cantone - abbiamo solo notizie di stampa. Il commissariamento» (che il presidente dell'Autorità Anticorruzione può richiedere sulla base delle nuove norme che gli hanno affidato più ampi poteri) richiede una base probatoria che non può arrivare solo da un'informazione di garanzia. Al commissariamento abbiamo dato una interpretazione garantista e per procedere ci vuole l'intervento di un giudice, come un'ordinanza di custodia cautelare o una richiesta di rinvio. Allo stato, è difficile procedere». «Voglio sottolineare che i fatti contestati - rileva inoltre Cantone - sono del luglio 2013, quindi antecedenti all'istituzione dell'Unità Expo da parte dell'Autorità Anticorruzione».

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