Europei 2016, sugli stadi “scudo” elettronico per neutralizzare i droni e misure anti armi chimiche

Europei 2016, sugli stadi “scudo” elettronico per neutralizzare i droni e misure anti armi chimiche
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Martedì 17 Maggio 2016, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 08:33
Stadi con lo scudo anti-drone: Euro2016 in Francia si giocherà in condizioni di sicurezza mai viste finora, in un Paese ancora in stato d'emergenza dopo gli attentati del 13 novembre 2015. I 10 stadi in cui si disputerà il torneo per nazionali europee - 51 partite e per la prima volta 24 squadre in lizza - saranno dichiarati no-fly zone ma non solo.

Lo scudo anti-droni funzionerà anche sui 24 campi-base, i terreni di allenamento dove le squadre (gli azzurri hanno scelto il sud, Montpellier) si alleneranno fra un match e l'altro. In un'intervista alla Associated Press, il capo della sicurezza di Euro 2016, Ziad Khoury, ha illustrato alcuni dei dispositivi che saranno in vigore nei 30 giorni (10 giugno-10 luglio) del campionato europeo: «Abbiamo preso atto della proliferazione dell'uso di droni - ha detto riferendosi non solo ai misteriosi e ripetuti sorvoli di centrali nucleari francesi da parte degli apparecchi senza pilota, ma anche ai ripetuti allarmi di piloti di aerei di linea in manovra di atterraggio -: delle no-fly zone saranno stabilite sui terreni di allenamento e su ogni stadio. E nella maggior parte degli stadi e per la maggior parte degli incontri dispiegheremo misure anti-drone piuttosto inedite, d'intesa con le autorità dello Stato».

I dispositivi, ha spiegato, «interferiranno con i droni e, una volta individuati, ne prenderanno il controllo». Ministero dell'Interno e servizi francesi sono in allerta per possibili attacchi con armi chimiche sugli spettatori. Ad aprile, in un'esercitazione a Saint-Etienne, una delle città in cui si giocheranno gli europei, si è ipotizzato il lancio di agenti chimici sulla folla dello stadio Geoffroy Guichard da parte di un drone. «Quando si prepara un evento del genere - ha detto Khoury - bisogna immaginare tutti gli scenari, anche i meno probabili». La minaccia dei droni, ha specificato, non risulta da informazioni precise delle autorità ma bisogna prepararsi per ogni eventualità.

Si tratta di una «misura dissuasiva che non è mai stata applicata in precedenti eventi sportivi», ha continuato Khoury, «l'idea non è di distruggere i droni, perchè ci potrebbero essere danni collaterali, in particolare se cadessero sul pubblico.
Dobbiamo prevenire ed evitare che volino sugli stadi e possibilmente arrestare chi li manovra». Perimetri di sicurezza aerei dovranno mantenere tutti i piloti di droni a distanza considerevole dagli stadi. Ma non sempre sarà così semplice per gli altri siti, ad esempio i terreni di allenamento: «I droni possono essere utilizzati per semplice curiosità, magari possono usarli dei tifosi. Ma può essere anche qualcosa con scopi diversi».
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