Tutto comincia la mattina con una telefonata al 118. Un uomo chiede l'intervento di un'ambulanza al civico 21 di via Marocchetti, a due passi dal centro storico: «Correte, in casa mia c'è una persona importante che sta male».
Al pian terreno del palazzo i medici trovano Lapo Elkann privo di sensi. Corrono in ospedale. Il giovane non si riprende nonostante varie iniezioni di "narcan". Si risveglierà solo dopo un giorno. Più tardi si viene a sapere che a chiamare il 118 è stato tal Lino, 50 anni, originario di Bari, più noto come Patrizia, uno dei più vecchi travestiti della città torinese, proprietario dell'appartamento.
Durante il festino, nella casa del trans, insieme a lapo Elkann, c'erano altri due giovani: Daniele e Gabriele. Alla Digos raccontano che il malore di Lapo è la tragica conclusione di un festino durato tutta la notte a base di alcol e droga. Secondo il loro racconto l'allora rampollo 28enne avrebbe sniffato più volte cocaina, terminando forse con un cocktail micidiale a base di eroina, oppio e ancora coca: il cosiddetto speed-ball che ha ucciso star come John Belushi.
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