Donna decapitata, il vicino: ho visto tutto, il trans si accaniva sul corpo

Donna decapitata, il vicino: ho visto tutto, il trans si accaniva sul corpo
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Domenica 14 Giugno 2015, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 16:05

«Una scena raccapricciante». Così il colonnello Biagio Storniolo, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Milano, descrive quanto raccontato da un testimone chiave che ha visto dalla finestra il massacro della donna decapitata da un transessuale ecuadoriano. Terribile la scena che si sono trovati di fronte i militari arrivati nella notte in via Amadeo. L'appartamento, al secondo piano, era completamente a soqquadro e «c'era sangue ovunque».

Il testimone ha assistito a tutta la scena.

Si tratta di un condomino, vicino di casa della vittima, che ha visto sconvolto l'omicidio in diretta ma mantenendo abbastanza sangue freddo da poter chiamare il 112 fornendo preziose informazioni ai carabinieri. Il corpo della donna, Antonietta Gisonna, era all'ingresso, in corridoio, e l'assassino, inginocchiato, si accaniva sul cadavere.

Attimi alla Hitchcock, vissuti da finestra a finestra, come nel film 'La finestra sul cortile' del grande regista. «L'uomo ha visto tutto dalla finestra - ha raccontato il Colonello Biagio Storniolo, comandante del Reparto operativo di Milano - assistendo a parte dell'accaduto ma soprattutto descrivendolo a noi con grande precisione». Insomma la tempestività e la testimonianza del vicino di casa è stata fondamentale per far individuare l'appartamento del delitto e per ricostruire i fatti.

L'uomo, che abita in uno stabile di fronte al palazzo al 33 di via Amadeo dove viveva la donna, ha descritto prima la lite e poi un uomo con un coltello che colpiva la vittima. Poi anche quando questi, con il corpo già a terra, si è accanito sul cadavere. La donna, a Milano da decenni, con precedenti per spaccio di droga, secondo molti dei suoi vicini faceva la prostituta con il nome fittizio di 'Antonella'. Quel transessuale, Carlo Julio Torres Velesaca, di 20 anni, non era mai stato visto prima (tanto che sulle prime si pensava alla lite tra due donne, ndr). Forse si appoggiava nell'appartamento per esercitare la prostituzione, forse doveva dei soldi alla donna. O magari voleva della droga, in preda all'astinenza.

Velesaca arrestato dai carabinieri per l'efferato omicidio, è stato trovato in stato confusionale, in casa della donna. Il giovane aveva le mani sporche di sangue e ha opposto ai carabinieri una breve resistenza, prima dell'intervento dei sanitari del 118 che lo hanno sedato e portato in ospedale per medicarlo alle mani.

Ai militari non ha detto nulla e sarà interrogato nei prossimi giorni. Le relazioni tra la vittima e l'autore del reato sono, spiegano i carabinieri in conferenza stampa, ancora in corso di accertamento e, allo stesso tempo, è incerto il movente dell'omicidio: i vicini non avrebbero mai visto prima d'ora l'ecuadoriano in casa della donna.

Antonietta Gisonna, 51 anni e napoletana, aveva precedenti per droga ed era stata indagata nel 2013 per spaccio di stupefacenti insieme al suo compagno di allora, di origine marocchina. Il 20enne, invece, è un immigrato regolare ed è in Italia da qualche anno. I carabinieri stanno ancora cercando la sua casa.

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