Africa e Medio Oriente guidano, letteralmente, la classifica dei Paesi in cui è più alto il rischio incidenti. Dove le strade presentano più pericoli rispetto al resto del mondo. Secondo una valutazione statistica infatti in queste zone il numero di morti per incidente è quattro volte maggiore rispetto a molte nazioni industrializzate: 24 all'anno ogni 100mila abitanti. E’ quanto indica il Global Road Safety Partnership che, utilizzando dati del Report on Road Safety 2015 dell'International SOS Foundation, ha appena lanciato l'edizione più aggiornata della mappa dei rischi sia delle persone che ci vivono sia dei viaggiatori. Di coloro che circolano in macchina, ma anche dei passeggero di autobus e di taxi o dei pedoni. Ai primi posti si trovano l'Angola, l'Arabia Saudita, il Congo, l’ Etiopia, l'Iran e la Libia. E ancora: il Kazakhstan, il Kenia, il Mali, il Sudan e lo Zambia corre rischi sono molto elevati. I livelli del sono quattro: alto, moderato, basso e molto basso e vengono individuati in una mappa che delinea diversi toni più o meno intensi a seconda della gravità della situazione.
Nella parte europea l’Italia è nella zona più chiara, segno che il grado di pericolosità stradale è valutato medio-basso, inferiore ancora quello di altre nazioni della vecchia Europa, come la Francia, la Spagna, il Regno Unito. Che come il Canada registrano il minor numero di morti per incidenti stradali che ogni anno risultano fra 0 a 6 ogni 100mila abitanti. Le indicazioni e i consigli utili per spostarsi nei Paesi più rischiosi a livello stradale:se si usano compagnie di trasporto verificare prima la reputazione dell'azienda; viaggiare solo su minibus o fuoristrada con cinture di sicurezza montate per ogni posto. No al trasporto su veicoli a due o tre ruote, popolari soprattutto in Oriente ma non molto sicuri. Per saperne di più http://www.travelriskmap.com/