Si chiude la stagione di caccia: bilancio di 16 morti

Si chiude la stagione di caccia: bilancio di 16 morti
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Sabato 30 Gennaio 2016, 16:58
La stagione venatoria si chiude domenica con un dato certo benchè provvisorio - il numero delle vittime, 16 finora - e un'incognita per il futuro: l'intervento politico sul Corpo forestale e le Polizie provinciali, avvertono gli ambientalisti, rischia di spianare la strada ai bracconieri, che anche quest'anno hanno messo nel mirino uccelli e lupi. Per l'Associazione vittime della caccia il bilancio «umano» parziale è di 16 morti e 67 feriti, di cui 15 feriti non cacciatori (3 minorenni), per armi da caccia in ambito venatorio.

Ben più alto, ovviamente, il bilancio «illegale» nel mondo animale. Stando ai dati rilevati da Cabs, nei tre mesi di massima migrazione degli uccelli, fra settembre e novembre, sono stati perpetrati il 58% di tutti i reati riscontrati nell'anno, «a dimostrazione del fatto che il bracconaggio in Italia è ancora legato all'uccellagione». Il bracconaggio contro i piccoli uccelli migratori è svelato dalle trappole e dai richiami acustici sequestrati un pò ovunque in Italia e in particolare ad Ischia, costa di Napoli e Salerno. Tra le vittime c'è però anche il lupo, su cui - sottolinea il Wwf - i bracconieri negli ultimi 3 anni si sono accaniti.

Trappole, lacci, bocconi avvelenati e impatti mortali con le auto sono stati letali per il 20% dei lupi nostrani, pari a diverse decine, con 11 esemplari colpiti solo nel grossetano. La situazione per la Lav è «destinata a peggiorare a seguito della dismissione delle polizie provinciali voluta dal governo Renzi che comporterà l'azzeramento della vigilanza e repressione dei reati in ambito venatorio, per la gioia dei bracconieri». Dello stesso avviso la Lipu: «La scelta di sopprimere la Forestale come forza di polizia autonoma e la soppressione delle Province, che di fatto ha cancellato la Polizia provinciale, hanno generato una situazione di quasi totale impossibilità di effettuare controlli in campo venatorio, ormai limitati alle guardie volontarie.

Una situazione molto preoccupante che il governo ha generato e sta colpevolmente sottovalutando».
D'accordo anche il Wwf, che chiede il mantenimento delle funzioni di tutela della fauna svolte finora dalla Forestale, insieme all'adeguamento dell'Italia alle regole Ue in materia, alla discussione in Parlamento della legge quadro per la tutela della biodiversità, di cui si parla dal 2010, e alla rapida approvazione del disegno di legge per la tutela penale della fauna selvatica, con l'introduzione del «Delitto di uccisione di specie protetta».
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