Cassazione conferma tre ergastoli per stragi naziste nell'Appennino tosco-emiliano

Cassazione conferma tre ergastoli per stragi naziste nell'Appennino tosco-emiliano
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Marzo 2014, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 09:12
La Cassazione ha reso definitivi tre ergastoli nei confronti di ex ufficiali tedeschi della Divisione Hermann Goring, oggi ultranovantenni tutti in Germania, finiti a processo perché ritenuti responsabili di numerosi eccidi compiuti sull'Appennino tosco-emiliano nella primavera del 1944. Le vittime furono circa 400. Ci sarà invece un appello bis per altri due ufficiali che erano stati assolti in appello.



La Prima sezione penale è intervenuta così sulla decisione della Corte militare d'appello di Roma del 26 ottobre 2012, confermando gli ergastoli e annullando con rinvio le assoluzioni, che in appello furono tre: nel frattempo uno degli imputati, Ferdinand Osterhaus, è morto.



Le uccisioni sono state raccolte nel capo di imputazione in quattro episodi. Il primo riguarda la morte di circa 156 civili, avvenuta il 18 e il 20 marzo 1944 in varie località dei comuni di Montefiorino (Modena) e Villa Minozzo (Reggio Emilia): Monchio, Susano, Costrignano, Civago e Cervarolo.
Per le uccisioni del 18 marzo è stata confermata la condanna nei confronti di Alfred Luhmann, per le vittime del 20 è stata, invece, confermata la condanna di Wilhelm Stark. Condanna all'ergastolo confermata anche per il terzo ufficiale, Hans Georg Winkler. C'è poi l'uccisione di 14 cittadini, tra cui tre ragazzi di soli 17 anni, avvenuta il 10 aprile nella zona di Monte Morello (Firenze), a Ceppeto e Cerreto Maggio. Gli unici due condannati in primo grado, Erich Koeppe e Helmut Odenwald, sono stati assolti in appello e ora dovranno affrontare un nuovo proccesso. Duecento le persone trucidate in varie zone del monte Falterona, al confine tra la Toscana e l'Emilia Romagna, tra il 13 e il 18 aprile.


© RIPRODUZIONE RISERVATA