Ma accade una cosa terribile. Una sera al rientro dal lavoro Giuseppe porta a passeggio Iceberg, e la cagnolina si imbatte in una “discussione” con un altro cane, cosa senza conseguenze e molto comune, un passante si intromette per cercare di “separare” i due cani e riporta un’escoriazione di soli 3 millimetri (cosi’ come descritto dal rapporto della polizia Danese). Tutto sembra tranquillo, quando qualcuno riconosce in Iceberg una similitudine ad una razza vietata (Dogo Argentino) e lo segnala alla polizia locale. A questo punto la tragedia: il giorno dopo la polizia suona il campanello, Giuseppe apre, e si vede portar via il suo affetto più caro. Iceberg viene sequestrata per essere soppressa, come prevede la legge Danese per i cani di razza Dogo Argentino. Giuseppe disperato, si rivolge ai legali dell’associazione danese “Fair Dog” ed alle autorità del paese, vuole solo salvare il suo cane e riportarlo in Italia dove il resto della famiglia lo aspetta e dove e’ nato e cresciuto. Ora Iceberg si trova nel canile in attesa della sua morte, solo per appartenere ad una razza che la Danimarca considera “pericolosa” possibile che pur essendoci una normativa Danese che condanna la razza nessuno ha bloccato il cane alla dogana? Perché per un errore umano di chi dovrebbe controllare, Iceberg ci deve rimettere con la vita?
L’associazione Eital (ente italiano per la tutela animali e legalità) e la Presidente Nazionale, Stefania Cesareo, chiedono «sostegno ed unione a tutte le grandi associazioni italiane ed ai loro presidenti che si occupano del benessere animale, e si appella alle autorità Italiane e Danesi ed all’ambasciatore italiano in Danimarca, al fine di intervenire per rimpatriare Iceberg».
© RIPRODUZIONE RISERVATA