A scrivere il messaggio di posta alla professionista, è stato un bresciano di 33 anni, arrestato dalla polizia. Non è ancora chiaro il motivo per cui l'uomo, sottoposto a obbligo di firma per apologia del terrorismo islamico attraverso internet, abbia scelto proprio l'assistente sociale che segue sua figlia per lanciare il presunto allarme.
Nella casa del 33enne con un passato da fondamentalista cattolico e ora vicino alla causa dell'Isis, non sono state trovate armi, ma il pm di Brescia ha disposto il suo arresto in carcere.
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