Bologna, avvicina una bimba al parco e la violenta

(Foto Ansa)
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Lunedì 7 Agosto 2017, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 13:19
Ha avvicinato una bimba di 11 anni che portava a spasso il cane in un parco e, con la scusa di mostrarle una "medicina", l'ha molestata sessualmente. Per l'episodio, avvenuto nel pomeriggio del 27 luglio in un giardino in zona Bolognina, la Squadra Mobile di Bologna ha arrestato - con l'accusa di violenza sessuale aggravata - Moreno Spinella, 51 anni, nato in Germania ma cittadino italiano.

L'uomo, senza fissa dimora in città, ha alle spalle una lunga serie di arresti e condanne per violenza e atti sessuali su minore dai primi anni Novanta, reato per il quale è stato nuovamente sottoposto a fermo del Pm Flavio Lazzarini, firmato dal Gip Gianluca Petragnani Gelosi. È stata la stessa bimba, rientrata a casa subito dopo il fatto, a raccontare l'accaduto alla madre che ha avvertito la Polizia di Stato. Durante un sopralluogo fatto nell'immediatezza nel parco, la giovane vittima ha riconosciuto il 51enne, ripassato in bicicletta nei pressi della panchina dove poco prima aveva avvicinato la bimba. Ha negato le accuse, dicendo che si trovava lì per altri motivi, ma nelle dichiarazioni si è tradito mentre il racconto della 11enne (sentita anche in audizione protetta con lo psicologo della Polizia) è stato ritenuto dal giudice totalmente coerente.

Un preservativo tra i fazzoletti di Peppa Pig.
Nel racconto ripetuto tre volte (alla mamma, ai poliziotti e infine allo psicologo della Questura), la bambina ha parlato di alcuni oggetti che l'aggressore aveva nello zaino. Cose che, secondo la Polizia, poteva avere visto solo venendo in contatto con il 51enne. Riguardo in particolare la presenza di una bottiglietta d'acqua, ricordata dalla bimba, di fronte agli agenti lui si sarebbe giustificato dicendo di averla "comprata dopo": una frase che per l'accusa confermerebbe i fatti.

La "medicina" che l'uomo avrebbe mostrato alla vittima era un profilattico di colore verde, che ha poi indossato.
La Polizia ne ha trovato un altro nel suo zaino, dello stesso colore indicato dalla bambina, infilato dentro una confezione di fazzolettini di carta con il logo di "Peppa pig". «Queste persone spesso hanno la capacità di carpire la fiducia delle loro vittime», ha spiegato il vice questore aggiunto Elena Jolanda Ceria che ha condotto l'indagine, evidenziando come anche i fazzoletti con l'immagine di un cartone molto amato dai bambini possano essere serviti come adescamento. «È una vicenda triste - ha detto ancora Ceria - che abbiamo voluto portare a conoscenza dell'opinione pubblica perchè serva da insegnamento». Spinella risulta essere finito una prima volta nei guai per reati di natura sessuale nel 1993, poi di nuovo nel 1999 per atti osceni e nel 2001 per violenza sessuale su minore. Nel corso degli anni è stato arrestato anche per furto, reato per il quale aveva recentemente terminato una condanna, uscendo dal carcere di Bologna lo scorso 26 giugno.
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