Bimba cacciata da scuola per psicosi ebola: solidarietà del ministro Lorenzin

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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 20:30
«In merito a quanto accaduto presso una scuola materna di Fiumicino dove una bambina di tre anni di ritorno nel nostro paese dall'Uganda non è potuta tornare a scuola a causa delle proteste dei genitori dei suoi compagni di scuola allarmati da un possibile rischio di contrarre Ebola , il ministro della Salute Beatrice Lorenzin», si legge in una nota, «ha espresso solidarietà alla famiglia della piccola e ha ricordato che l'Uganda non è un paese affetto ed è molto lontano dalle zone del west africa colpite dal virus. Il ministro ha inoltre ribadito che nel nostro paese attualmente non c'è stato nessun caso di Ebola, neanche d'importazione, che il rischio di contrarre la malattia è basso e che queste forme di allarmismo sono assolutamente ingiustificate».



Il sindaco: «Le paure non si trasformino in discriminazioni». «Ho parlato con la dirigente del plesso scolastico statale di Isola Sacra, che mi ha rassicurato sul fatto che, compiute le dovute verifiche, comprese quelle relative ai protocolli internazionali aeroportuali, le porte della scuola materna di via Coni Zugna sono sempre rimaste aperte per tutti i bambini, inclusa la piccola tornata dal viaggio in Uganda».



Lo afferma, in una nota, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. «Come rappresentante delle istituzioni - aggiunge - sento il dovere di lanciare un appello per impedire che timori o paure ingiustificate, soprattutto su temi che riguardano la salute pubblica, sfocino in ostracismi e discriminazioni.
Da ulteriori informazioni risulta, tra l'altro, che non ci siano stati blocchi o impedimenti che abbiano ostacolato il rientro della bambina a scuola»
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