Bersani, Di Traglia scherza: la sua prima preoccupazione sarà sapere il risultato di Juve-Roma

Gianni Cuperlo
di Stefania Piras
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Lunedì 6 Gennaio 2014, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 14:24
​PARMA - E ora anche Ermanno Giombelli sorride, pi disteso, ma prudente: Aspettiamo che la barca attracchi, dice il neochirurgo che ha operato l'ex segretario del Pd alludendo alle 72 ore di rito in cui si attende il porto sicuro, lo scampato pericolo. Ma il medicoo capisce il bisogno di tradurre un bollettino e rivela un dettaglio: «La moglie ha ritrovato il marito che ha sempre avuto». Ossia: Bersani parla, è stubato e soprattutto non ci sono danni neurologici, al momento.



Mattinata all'insegna dell'ottimismo a Parma. Bersani ha trascorso una notte tranquilla, i medici parlano di un normale decorso post operatorio. Ha già parlato con la moglie Daniela e le figlie Elisa e Margherita. Fonti vicinissime all'ex segretario ribadiscono con un sospiro di sollievo che l'intervento tempestivo della famiglia al momento del malore sia stato determinante.



Il portavoce Stefano Di Traglia in mattinata è apparso molto più disteso e accenna anche a una battuta calcistica con un sorriso: «Credo che la sua prima preoccupazione sarà sapere il risultato della partita di ieri. E io da laziale non glielo dirò». Domenica pomeriggio prima di entrare in sala operatoria Bersani aveva chiesto di registragli la partita Juventus-Roma. «Non so - ha poi sorriso Di Traglia - se sua moglie ha ceduto, svelandogli il risultato».



Le figlie di Bersani hanno riferito al padre, nel loro breve incontro nella rianimazione del reparto di neurochirurgia dell'ospedale Maggiore di Parma, dei tantissimi messaggi di affetto e di incoraggiamento che sono stati rivolti all'ex segretario del Pd da tutta la politica italiana e non solo. Una cosa della quale è stato molto contento.



Poi la politica, inevitabilmente, torna a fare capolino e spunta la domanda che macina da ieri in tutti quelli che hanno visto le immagini dell'ospedale. Quanto ha pesato quest'annus horribilis? E Giombelli alza le mani come per scansare accostamenti buoni per i titoli di giornale e poco consoni a chi il sangue lo asciuga e lo tiene sotto controllo con la Tac: «Ma no, sarebbe scoppiato già allora».



Gli animi sono più rilassati, il clima che si respira è quello della famiglia allargata che passa per la canonica visita in ospedale. Non ci sono mazzi di fiori sotto braccio, perché è ancora presto, ma mazzette di giornali. Arrivano già nella prima mattinata il capogruppo Roberto Speranza con il sottosegretario Maurizio Martina. Poi è la volta di Davide Zoggia e Antonella Incerti.



Il presidente del Pd Gianni Cuperlo arriva in treno, cammina svelto in direzione dell'ospedale e poi riscende dopo aver incontrato i famigliari di Bersani. «La giornata è bella», dice ai cronisti guardando al sole che scalda mentre tutti insistono a chiedere particolari sul risultato calcistico di cui avrebbe chiesto l'ex numero 1 del Pd. Una partita di pallone, lo scudetto agguantato, il calcio come cartina tornasole per assicurare e assicurarsi che la strada della guarigione sia ora nettamente in discesa.



«Ci ha fatto prendere un bello spavento, sono qui per esprimere affetto e solidarietà a Bersani e ai suoi familiari», ha aggiunto Cuperlo. In ospedale sono arrivati in mattinata anche il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, Maurizio Martina, Davide Zoggia e Nico Stumpo.



Passa qui anche Stefano Bonaccini che precisa: «Ero qui già ieri sera». È lui, Bonaccini, segretario regionale dell' Emilia Romagna ed ex fedelissimo di Bersani, il primo esponente del nuovo Pd a varcare la porta dell'ospedale di Parma. Ma il segretario Matteo Renzi non si farà attendere: le quotazioni dei bene informati lo danno qui verso le cinque del pomeriggio. Preceduto da Stefano Fassina che opterà, invece, per il primissimo pomeriggio.