Berlusconi, nuova accusa di corruzione: «Fino a 2 mesi fa pagava ancora le ragazze»

Berlusconi, nuova accusa di corruzione: «Fino a 2 mesi fa pagava ancora le ragazze»
di Claudia Guasco
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Giovedì 26 Gennaio 2017, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 17:58

MILANO - Soldi alle ragazze in cambio del loro silenzio, secondo le accuse. Silvio Berlusconi è stato di nuovo iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Milano per alcune consegne di denaro in contanti, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli, avvenute fino a pochi mesi fa. La presunta corruzione riguarderebbe quattro ragazze: Elisa Toti, Aris Espinosa, Miriam Loddo e Giovanna Rigato. Si tratta di un filone del procedimento “Ruby ter”, aperto con la trasmissione ai pm degli atti dei processi Ruby e Ruby bis: secondo i giudici i testimoni del Cavaliere avrebbero mentito o edulcorato i loro racconti sulle serate hot a Villa San Martino alle quali ha partecipato anche Karima El Mahroug, ai tempi minorenne. Nel nuovo atto di accusa compaiono una decina di versamenti in contanti, dell’ammontare tra i due e i tremila euro ciascuno, effettuati dallo scorso settembre.

TENTATA ESTORSIONE
Il nuovo fascicolo è scaturito da alcuni approfondimenti dei magistrati nei confronti Giovanna Rigato, 35 anni, nei confronti della quale c’è un procedimento in corso per tentata estorsione: avrebbe chiesto a Berlusconi un milione di euro «per non rivelare alla stampa e ai pm informazioni in grado di danneggiarlo». La Rigato è imputata per corruzione in atti giudiziari a Treviso in uno dei filoni in cui è stato diviso il processo Ruby ter. Come le altre venti ragazze «non avrebbe detto la verità quando ha testimoniato nei processi Ruby e Ruby bis negando di aver assistito ad Arcore ai balletti a luci rosse». La donna ha anche mandato una mail direttamente al pm di Milano Luca Gaglio, titolare dell’inchiesta con Tiziana Siciliano, in cui manifestava l’intenzione di rilasciare dichiarazioni spontanee, inviando una copia del messaggio all’ex premier. La Rigato è stata poi interrogata dagli inquirenti, così come il ragionier Spinelli proprio in relazione alle nuove consegne di denaro.

TESTIMONE
Intanto Berlusconi dovrà testimoniare nel processo milanese a carico di Emilio Fede, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta insieme a Lele Mora, che ha già patteggiato un anno e sei mesi, per la vicenda del prestito del 2010 da 2 milioni e 750 mila euro concesso dal Cavaliere (non indagato nel procedimento) all’ex agente dei vip. Lo hanno deciso ieri i giudici della terza sezione penale accogliendo la richiesta del pm Eugenio Fusco di citare, tra i testi indicati nella sua lista, anche il leader di Forza Italia. «L’esame di Berlusconi - spiega il pm Eugenio Fusco, programmando con i giudici i tempi previsti per le audizioni dei testimoni - non dovrebbe essere lungo, una trentina di minuti basteranno e verterà sulle ragioni del prestito». I soldi che l’ex premier, tramite il suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli, ha corrisposto a Mora per salvare dal fallimento (avvenuto nell’aprile 2011) la sua Lm Management, sarebbero stati distratti dallo stesso agente e dall’ex direttore del Tg4.

Fede, sostengono i magistrati, avrebbe tenuto per sé oltre un milione di euro.

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