BELLUNO - Botte col manico della scopa, col mestolo e insulti di ogni tipo paragonando i figli, due gemellini, al padre «ubriacone e infame». Era arrabbiata con loro, perché erano due e non uno come avrebbe desiderato. Per questo se la prendeva di più con l'ultimo nato di quel parto gemellare. Una madre di 49 anni, all'epoca residente a Belluno, è finita a processo per maltrattamenti a minori (di cui ha perso la patria podestà, ma che continua a tenere sotto il suo tetto). I ragazzi, oggi sedicenni, sono parte civile: i fatti risalgono alle estati 2014 e 2015, quando la donna, dopo aver lasciato il marito, si trasferì a Belluno.
Il caso fu denunciato da una cugina. Una storia che nasconde anche maltrattamenti, quelli subiti dalla donna, a sua volta vittima dell'ex marito.