Bari, massaggiatrice uccisa in centro estetico, l'autopsia: l'assassino le ha dato fuoco per celare le tracce

Bruna Bovino
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 13:24
BARI - durata oltre sei ore l'autopsia sul corpo di Bruna Bovino, la donna italo-brasiliana il cui cadavere semi-carbonizzato stato trovato il 12 dicembre scorso nel centro estetico 'Arwen' di Mola di Bari. L'esame, compiuto dal professor Francesco Introna dell'istituto di medicina legale dell'università di Bari, ha confermato che la donna è stata uccisa. Sul corpo della vittima sono state trovate numerose lesioni sul collo, segni di percosse e lesioni da fiamma. Ma sulla natura e sul numero delle lesioni gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo. Per quanto riguarda le fiamme, non si può escludere che siano state appiccate anche per cancellare le tracce dell'autore del delitto e per rendere più complicato il lavoro degli inquirenti. Resta da stabilire se la donna fosse viva quando l'assassino ha dato fuoco alla stanza dove si è consumato l'omicidio. All'esame hanno assistito l'avvocato della famiglia della donna, Massimiliano Carbonara, e il consulente di parte, Vito Borraccia.
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