Bari, donna uccisa a coltellate in casa e avvolta in una coperta: fermato il compagno

Bari, donna uccisa a coltellate in casa e avvolta in una coperta: fermato il compagno
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Giovedì 13 Luglio 2017, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 08:40

Una donna di 48 anni, Donatella De Bello, è stata uccisa in un appartamento in Corso Sonnino 125, al primo piano della palazzina, a Bari. A quanto si è saputo, il corpo della donna sarebbe stato trovato con ferite di arma da taglio all'addome, al collo e al torace e avvolto in una coperta in camera da letto. Un uomo di 32 anni, Marco Basile, che pare avesse una relazione sentimentale con la vittima, è stato fermato. A interrogarlo, per diverse ore, è stato il pm di turno Giuseppe Dentamnaro e i carabinieri. Tra la donna e Basile - a quanto si è saputo - c'erano frequenti litigi.
 

 

L'omicidio è avvenuto ieri, mentre il corpo è stato rinvenuto solo oggi. Le coltellate che hanno raggiunto Donatella De Bello non sono state numerose ma una è stata mortale perché avrebbe reciso la giugulare.

Basile ha dichiarato di aver abbracciato la donna per calmarla durante un violento litigio e che lei, che aveva in mano un coltello, si è ferita mortalmente. L'uomo per tutto il tempo dell'interrogatorio ha negato di aver ucciso la compagna.

I due, ha raccontato l'uomo fermato agli investigatori, stavano litigando e sarebbe stata lei ad aggredirlo minacciando di colpirlo con un coltello. Lui avrebbe quindi provato a difendersi e, nell'abbracciarla, la donna si sarebbe colpita da sola. La versione dei fatti resa dall'uomo non ha convinto gli inquirenti che, al termine dell' interrogatorio, lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l'accusa di omicidio. Il violento litigio, sentito anche da alcuni vicini di casa, risalirebbe alla tarda serata di ieri sera anche se il corpo della donna è stato trovato soltanto oggi.

Sul posto si trovano gli uomini della sezione investigazione scientifica dei Carabinieri.

Vicini:
«Sentivamo spesso urla e minacce». «Lei e il fidanzato litigavano in continuazione, e spesso di notte venivamo svegliati dalle loro urla, perché sentivamo sbattere le porte, parolacce e molte minacce»: a parlare sono i vicini di casa della donna che è stata trovata senza vita in un appartamento del quartiere Madonnella a Bari, e per il cui omicidio sarebbe sospettato il compagno. Quest'ultimo, che secondo i racconti dei vicini aveva circa dieci anni in meno della donna, tornava spesso a casa verso le tre o le quattro del mattino: «Dimenticava sempre le chiavi - riferisce chi abita nel palazzo - e molte volte citofonava a noi e per questo veniva severamente sgridato».

A volte pare chiedesse anche ai proprietari di una vicina pizzeria di dargli qualche arnese per aprire la porta. Anche chi abita nel palazzo accanto ricorda i due come «una coppia litigiosa, che si era trasferita da poco nella zona». Stando a quanto riferito, a causa delle urla provenienti dall'abitazione, alcuni giorni fa sarebbero stati chiamati i carabinieri che sarebbero intervenuti per sedare una lite tra i due.
Stasera ai cronisti che erano sotto casa della vittima si è avvicinato un uomo chiedendo cosa fosse successo: e quando gli è stato riferito che una donna, probabilmente di 48 anni e di nome Donatella era stata uccisa, ha chiesto se il suo cognome fosse De Bello. Quando i giornalisti hanno detto che probabilmente si trattava proprio di quel cognome, ha esclamato: «Allora è mia sorella». Solo a quel punto i militari gli hanno permesso di salire in casa, accompagnandolo. Mentre in un primo momento, non avendo dichiarato la sua parentela, gli era stato impedito di entrare.

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