Pescara, bambino ucciso dal cane: indagati il padre e la matrigna

Pescara, bambino ucciso dal cane: indagati il padre e la matrigna
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Giovedì 20 Ottobre 2016, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 18:14

Sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo il padre del piccolo Ferdinando Di Rocco, morto ieri sera a Cepagatti (Pescara) dopo essere stato azzannato da uno dei due cani di famiglia, e sua moglie, che non è la madre del bimbo. Ad aggredire il piccolo, di un anno e mezzo, è stato un cane corso di nome Giulia, nel piazzale davanti all'abitazione. Il medico legale Ildo Polidoro ha già effettuato l'ispezione cadaverica e il pm Silvia Santoro ha dato il nulla osta per la restituzione della salma. Intanto proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Pescara e della Stazione di Cepagatti per ricostruire quanto accaduto ieri pomeriggio.

«Stiamo cercando di capire la dinamica, considerando che è stato aperto un fascicolo - spiega il maggiore Claudio Scarponi - Sono in corso gli accertamenti per chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda. La certezza è l'aggressione del cane Giulia al bambino. Il latrato del cane ha richiamato l'attenzione dei presenti che si sono subito resi conto della gravità dell'accaduto». «È stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso - ricorda Scarponi - ma per celerità il papà ha caricato il figlioletto in macchina diretto verso l'ospedale di Chieti dove purtroppo, però, non c'è stato nulla da fare». Gli accertamenti degli inquirenti dovranno ora stabilire in quali condizioni erano tenuti i due cani all'esterno della casa. «Stiamo cercando di chiarire ogni aspetto della vicenda - aggiunge il comandante della Compagnia Carabinieri di Pescara - anche per individuare eventuali responsabilità. Solo successivamente potremo esprimerci». Pare che i due cani, o comunque il cane Giulia, fossero stati legati anche in altre occasioni. «I cani - conclude Scarponi - erano normalmente tenuti alla catena, ma è ancora presto per esprimerci in maniera definitiva».
 

«Cosa è successo ormai lo sapete tutti. Stavano facendo un trasloco - ha detto ai giornalisti il nonno paterno - e il
bambino era nel giardino dove si stava caricando un camion, quando si è allontanato andando vicino al cane. Cosa che non faceva mai. I cani però lo conoscevano. In passato non erano mai stati aggressivi, anzi, piuttosto tranquilli visto che il bambino ci giocava. Non avevano mai dato problemi. È stata una fatalità».
 

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