La donna, secondo gli investigatori nel tentativo di sviare le indagini, avrebbe tentato di dimostrare che il proprio coniuge, a causa dello stato di ubriachezza in cui versava, era rovinosamente caduto dalle scale procurandosi lesioni tali da causarne la morte. Dalle indagini è invece emersa la reale dinamica dell'evento, e cioè una «brutale e violenta aggressione» subita dall'uomo, con il chiaro intento di uccidere, da parte della donna con la complicità del proprietario dell'abitazione nella quale la stessa risiedeva. I poliziotti hanno rintracciato la donna nella stessa abitazione nella quale avvenne il delitto. La 45enne è stata portata nell'ospedale di Avellino e dovrà scontare la pena detentiva di 25 anni di reclusione.
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