Cagliari, assenteisti e devoti: i furbetti del cartellino invece di lavorare andavano a messa

Furbetti del cartellino in azione a Cagliari
di Luisa Mosello
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Giovedì 8 Dicembre 2016, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 20:09

Assenteisti, ma devoti. Tra i furbetti del cartellino in azione a Cagliari c'era anche chi, dopo aver strisciato al volo il badge d'entrata, andava a messa. Preferendo i banchi della chiesa alle scrivanie dell'ufficio dell'Ersu, l'ente regionale per il diritto allo studio universitario della Sardegna. In tutto sono state 22 le condanne inflitte dal tribunale cagliaritano ad altrettanti dipendenti accusati di assenteismo e truffa. Per loro che avevano studiato sì, ma soprattutto il modo di fare tutt'altro invece di lavorare, pene tra i quattro mesi  e un anno di reclusione convertite in un'ammenda di 30mila euro. Riconoscendoli tutti colpevoli, la sentenza di primo grado aveva stabilito che più di una volta erano rientrati in ufficio dopo lunghe pause usate per andare alle poste, a fare shopping, frequentare corsi o, appunto, per seguire funzioni religiose.

I fatti risalgono a sei anni quando ad essere indagati furono 32 impiegati, dieci in più di quelli condannati. All'epoca ai carabinieri erano arrivate molte segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini che vedevano spesso gli uffici dell’Ersu sguarniti. Così i militari avevano organizzato un servizio di controllo, si erano appostati e avevano annotato entrate e uscite. A una prima archiviazione del caso poi sono seguite ulteriori indagini che hanno portato all'attuale sentenza. L'ente da parte sua dovrà agire civilmente nei confronti di ogni suo dipendente condannato.

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