Ad ucciderlo, nonostante le cure intensive dei sanitari, è stato un trauma polmonare incompatibile con la vita. Inutili tutti i disperati tentativi di salvarlo. Inutile anche l’appello del padre Vito Ferrara, amato e stimato ex calciatore professionista, che su Facebook aveva chiesto le preghiere di tutti. Inutile anche l’appello lanciato l’altro ieri mattina a donare il sangue necessario a compensare le emorragie interne che hanno strappato la vita al figlio. Strazianti e drammatiche, poi, le sue frasi lasciate su Facebook appena ricevuta la terribile notizia.
Il feretro di Antonio ieri pomeriggio è stato sistemato nella casa della nonna materna in via Caronda a Manduria dove è stata allestita la camera ardente e da dove oggi partiranno i funerali, previsti per le 16, che si terranno nella chiesa di Sant’Angelo. L’intera comunità manduriana è profondamente colpita dal dolore per un lutto dal dolore inimmaginabile.
Il giovanissimo Antonio, promettente calciatore che militava nel Francavilla, aveva seguito le orme del padre Vito Ferrara, conosciuto e apprezzato atleta che ha militato in diverse squadre di calcio a livello professionistico indossando anche i colori della sua città. Una serie di funeste coincidenze ha accompagnato la tragedia della famiglia Ferrara. Antonio ha cessato di vivere il giorno del suo onomastico e sarà tumulato domani, 16 giugno, quando avrebbe compiuto diciassette anni. Il funerale di oggi si preannuncia affollatissimo.
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