Cartello farmaci per cura occhi, procura indaga per truffa e aggiotaggio. Zingaretti: danno da 60 milioni

Cartello farmaci per cura occhi, procura indaga per truffa e aggiotaggio. Zingaretti: danno da 60 milioni
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Giovedì 6 Marzo 2014, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 17:02

Il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi ed il sostituto Stefano Pesci chiederanno all'Antitrust di acquisire gli atti dell'indagine dalla quale emerso che i due gruppi Novartis e Roche «si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell'uso di un farmaco molto economico, Avastin, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti». Questa conclusione, se fatta propria dalla procura, prospetterebbe, da un lato, la turbativa del mercato (aggiotaggio), attraverso la diffusione di notizie false e, dall'altro, un danno (truffa) al Servizio sanitario nazionale, tramite l'opera di dissuasione esercitata sui medici a proposito della presunta pericolosità dell'Avastin. Come è noto alle due società sono stati inflitti dall'Antitrust nei giorni scorsi multe per 180 milioni di euro.

La Soi (Società oftalmologica italiana) ha chiesto alla procura di Torino di valutare l'ipotesi del reato di corruzione in merito alla vicenda che, ruotando attorno al farmaco Avastin, ieri ha portato l'antitrust a sanzionare le aziende Roche e Novastin. Secondo un esposto depositato lo scorso 30 dicembre, «è difficile immaginare che le società farmaceutiche siano riuscite a truffare il Servizio sanitario nazionale senza la fondamentale sponda di quale soggetto operante in Ema e Aifa».

Regione Lazio. «Se fosse vero sarebbe un fatto molto molto grave, se la Procura aprirà una inchiesta sicuramente la Regione si costituirà parte civile perchè abbiamo già valutato che il danno per la Regione Lazio sarebbe circa di 60 milioni di euro». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine di una iniziativa al Policlinico Umberto I di Roma, in merito alla vicenda delle sanzioni dell'Antitrust sui farmaci equivalenti. A quanto si è appreso infatti il farmaco equivalente avrebbe un costo di circa 25 euro, contro i 913 del farmaco 'marchiatò. «Quindi - ha aggiunto - una cifra enorme sottratta al sistema sanitario e ovviamente io credo che quanto avvenuto ripropone il tema della riforma dell'Aifa. Quindi facciamo un appello al governo, al presidente Renzi e al ministro che anche alla luce di questo provvedimento ovviamente si sia tutti impegnati nella verifica. Io penso che le case farmaceutiche - ha detto ancora Zingaretti - siano una straordinaria risorsa economica, produttiva, del lavoro, italiana, e anche per la nostra Regione abbiamo bisogno di una buona ricerca e di aziende multinazionali produttive e l'Italia ha un grande patrimonio. Ovviamente a questa disponibilità si deve legare un rigoroso criterio di legalità perchè le due cose devono andare avanti insieme e non separate. Quindi, ripeto, pieno sostegno allo sviluppo dell'azienda farmaceutica insieme alla grande determinazione affinchè siano tutelati i cittadini e il sistema sanitario pubblico» ha concluso.

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