Maltempo, prosegue l'allerta in tutta Italia. Ancora pioggia a Roma. Emergenza in Toscana

Maltempo, prosegue l'allerta in tutta Italia. Ancora pioggia a Roma. Emergenza in Toscana
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Sabato 1 Febbraio 2014, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 19:27
Prosegue l'allerta meteo in tutta Italia. Per i prossimi giorni si prevedono ancora piogge, soprattutto al centro-Sud. Lazio e Roma restano sorvegliate speciali: l'allerta meteo stata estesa a tutta la giornata di domenica.



Lazio, estesa l'allerta meteo. La Protezione Civile ha emesso un'estensione dell'avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dal pomeriggio di sabato, e per le successive 24-36 ore sul Lazio il persistere di precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. «Sulla base dei fenomeni previsti, della situazione meteo in atto e dello stato di saturazione del suolo - comunica la Regione Lazio - il Centro Funzionale Regionale ha emesso un'estensione dell'Avviso di Criticità idrogeologica ed idraulica regionale, con indicazione che dal primo pomeriggio di oggi, e per le successive 36-48 ore, si prevede nelle Zone di Allerta del Lazio: Criticità idraulica Codice Arancione-Moderata sulle zone Bacino Medio Tevere, Roma, Aniene, Bacino del Liri; Criticità idrogeologica Codice Arancione-Moderata sulla zona Bacini Costieri Nord, Criticità idrogeologica Codice Giallo-Ordinaria sulle zone Appennino di Rieti, Bacini Costieri sud». «Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le zone del territorio regionale colpite dall'ondata di maltempo», ha comunicato in una nota la Regione Lazio.



Le previsioni «Il diffuso e marcato maltempo che sta interessando diverse zone dell'Italia già dai giorni scorsi continuerà a persistere, con precipitazioni insistenti sulle regioni meridionali mentre un nuovo impulso perturbato, in arrivo dall'Atlantico, porterà instabilità su buona parte del centro». Lo scrive in un nuovo allerta meteo il dipartimento della Protezione civile, sottolineando che «i fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito www.protezionecivile.gov.it». L'avviso meteo prevede il persistere delle precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, regioni in cui «i quantitativi cumulati potranno risultare anche molto elevati nonchè su Campania, Lazio, Umbria e settori occidentali di Abruzzo e Molise. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento».



Inoltre, dal mattino di domenica l'avviso prevede venti di burrasca, con rinforzo fino a burrasca forte, da ovest su Sardegna, in estensione alla Sicilia, e possibili mareggiate lungo le coste esposte. «Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la restante parte di oggi e per domani una criticità rossa per rischio idraulico e idrogeologico per tutta la Sicilia, per buona parte della Basilicata e della Calabria e per la zona del tarantino, oltre che per le pianure emiliane, per il Friuli Venezia Giulia e per buona parte del Veneto». Per domani, la criticità è invece arancione per le restanti parti di Veneto, Emilia Romagna, per i settori interni di Umbria e Lazio - compresa l'area di Roma - e tutto il resto delle regioni meridionali. Le altre Regioni interessate dal maltempo sono indicate in criticità gialla.




Campania

La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato l'avviso di allerta meteo con una criticità idrogeologica di tipo arancione, ossia moderata, sull'intero territorio regionale fino alle 14 di domani. Si attenuano, in ogni caso, le attuali condizioni atmosferiche caratterizzate da forti venti di scirocco e da mare agitato, ma persiste la criticità legata al perdurare di piogge e rovesci. La Sala operativa regionale prosegue il monitoraggio della situazione, in stretto contatto anche con la Direzione regionale Protezione civile e con l'assessore di riferimento, Edoardo Cosenza. Il bollettino meteo contiene ancora la raccomandazione, alle autorità competenti, di prestare attenzione alla corretta tenuta del reticolo idrografico e di mantenere in essere tutte le attività atte a prevenire i rischi naturali.




Basilicata

L'Ufficio Protezione Civile regionale della Basilicata ha reso noto che, «tenuto conto della situazione meteorologica in atto e prevista, il Dipartimento Nazionale ha esteso l'avviso di criticità idrogeologica in atto per il territorio della Basilicata per ulteriori 12-18 ore con il medesimo livello di criticità che è massimo per i versanti tirrenici (bacini Agri, Sinni e Noce) e per l'area del Materano e del Metapontino, anche se i fenomeni continueranno ad interessare significativamente l'intero territorio regionale». L'ufficio stampa della giunta regionale lucana ha inoltre specificato che «continua l'apertura della Sala operativa regionale in 'h 24' fino al termine dell'allerta».



Trentino

Rimaste chiuse per le nevicate quasi tutte le strade verso i passi, in Trentino neve e pioggia insisteranno fino a mercoledì 5 febbraio. Lo dicono le previsioni di MeteoTrentino, il centro polifunzionale della protezione civile locale. Il limite delle nevicate oggi è dai 1.200 ai 1.600 metri di quota, a seconda delle zone, e dove la neve è stata di più qualche scuola è rimasta chiusa, come a Cavalese. Domani invece le nevicate sono previste dai circa 800 metri di altitudine, con temperature in calo, e lunedì dagli 800-1.000 metri di quota, così come martedì e mercoledì. Parzialmente soleggiato dovrebbe essere invece il cielo del 6 febbraio.




Nevicata particolarmente fitta a Cortina d'Ampezzo, a complicare una situazione già da ieri abbastanza difficile. Da stamane in città si sono verificati black-out elettrici di pochi minuti. Le maggiori preoccupazioni riguardano la tenuta delle strade e quella dei tetti delle case, sovrastati da cumuli di neve alti più di un metro.



Toscana

Stato di emergenza per le zone colpite dall'alluvione. Lo dichiarerà la Giunta regionale della Toscana nella seduta di lunedì, che approverà anche una legge per dare un sostegno immediato alle popolazioni colpite e che prevede un finanziamento fino ad un massimo di 5 mila euro per le famiglie con reddito Isee fino a 36 mila euro. Intanto le ruspe arriveranno già questo pomeriggio a Roffia, per ripristinare gli argini e completare le casse di espansione. Ad annunciare le misure immediate che la Regione sta mettendo in cantiere per fronteggiare l'emergenza è stato il presidente Enrico Rossi, nel corso del sopralluogo, con i tecnici della protezione civile regionale, in provincia di Pisa. Nel corso di una serie di incontri, prima a San Miniato e poi a Ponsacco, con amministratori e tecnici il presidente Rossi ha valutato le necessità e gli interventi più urgenti. Rossi ha accompagnato anche il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, in un sopralluogo nel pisano.



«A San Miniato - ha detto il presidente della Toscana - la Regione finanzierà con 2 milioni di euro un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza degli argini e il completamento dalla cassa d'espansione di Roffia. Oltre ad approvare la dichiarazione di stato d'emergenza per le zone colpite e alla legge per dare un sostegno immediato alle famiglie colpite, chiederemo al governo di mettere un pò di soldi per la sicurezza idraulica. Servirebbero almeno 2 miliardi, che potrebbero essere recuperati dal rientro dei capitali illegalmente esportati all'estero. Noi, in Toscana, con le sole nostre forze, dal 2010 ad oggi, abbiamo fatto interventi di prevenzione per 250 milioni. Se il presidente del consiglio Letta ci desse una mano, nel 2014 potremmo fare investimenti per ulteriori 100 milioni». L'ordinanza di evacuazione preventiva nella frazione di Roffia nel comune di San Miniato, è stata nel frattempo revocata stamani dal sindaco Vittorio Gabbani. Gli argini della cassa di espansione hanno retto e il livello dell'Arno risulta in diminuzione. «Ancora una volta piove, l'Italia si allaga e frana - ha ricordato Rossi - ma la buona politica deve reagire. Per la sicurezza e la tutela del territorio occorre passare dall' emergenza alla prevenzione. Noi, in Toscana, non siamo stati fermi e abbiamo fatto le scelte fondamentali, realizzando un cambiamento politico e amministrativo».



Il presidente Rossi ha quindi ricordato tutte le misure che la Regione ha messo in campo per la prevenzione del rischio idraulico. Nel 2011 è stato istituito il divieto di edificazione assoluta nelle aree ad elevato rischio idraulico, oltre 1000 kmq pari al 7% del territorio pianeggiante della regione. La giunta ha poi varato la nuova legge sul governo del territorio che vieta l'edificazione nelle aree agricole, che è ora all' approvazione del consiglio regionale. Ancora, proprio in questi giorni, la giunta ha dato il via libera al piano paesaggistico, che ora andrà in consiglio regionale. Ma non è tutto.Con legge regionale si sono riordinate le competenze sui corsi d' acqua ed è ora chiaro a chi spetta la responsabilità della manutenzione. «Nonostante i tagli che abbiamo subito - riassume Rossi - in questi cinque anni abbiamo attivato, senza aiuto dello Stato centrale, 250 milioni di euro in interventi di prevenzione e messa in sicurezza. Se anche il governo e il parlamento avessero fatto come noi, tutta l' Italia avrebbe realizzato una svolta sul tema del governo del territorio. Ma, come si vede, il dibattito politico in questi giorni in gran parte si è arenato sui 'puntinì e, davvero, c'è da chiedersi fino a quando certa politica potrà abusare della pazienza dei cittadini».




Intanto la situazione è tornata alla normalità in provincia di Siena. Si registrano ancora ristagni post esondazione del reticolo minore in molte parti del territorio provinciale. Risulta ancora chiusa al momento solo la SP18/d del monte Amiata. Molte strade provinciali sono interessate da frane e smottamenti con circolazione a senso unico alternato. In provincia di Prato la situazione è in via di risoluzione. In provincia di Lucca la fase emergenziale è terminata nella serata di ieri.



Oltre 1200 sfollati nel pisano possono rientrare nelle loro case. L'ordinanza di evacuazione preventiva nella frazione di Roffia nel comune di San Miniato è stata revocata stamani dal sindaco Vittorio Gabbani. Gli argini della cassa di espansione hanno retto e il livello dell'Arno risulta in diminuzione. Ieri era stata presa la decisione di far sfollare in via precauzionale più di un migliaio di persone dalle loro abitazioni per il pericolo connesso all'erosione del piede dell'argine dell'Arno.
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