In mattinata il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva annunciato di star valutando la possibilità di ricorrere alla precettazione. «Nessuno vuole comprimere il diritto dei lavoratori ma è assurdo che si metta in discussione il diritto alla mobilità. Sono entrambi diritti costituzionali che vanno contemperati» aveva spiegato Delrio. Aggiungendo: «Valuteremo sulla precettazione». Immediata la reazione. «Uno sciopero indetto per luglio, poi spostato al 6 settembre e infine collocato dopodomani, non è il pericolo nuemro uno per il diritto alla mobilità. Non esiste alcuna motivazione per una ipotesi di precettazione, lo sciopero è regolare al 100% e considereremmo illegittimo il ricorso a tale misura repressiva» aveva detto Fabrizio Tomaselli, dell‘esecutivo nazionale Usb.
Poi la lunga riunione tecnica al ministero e la conferma dell'agitazione. Improbabile a questo punto un ulteriore intervento del ministro.
Al centro della vertenza, aperta da mesi e che negli ultimi giorni ha visto una trattativa fiume tra azienda e sindacati, proprio nel tentativo di superare lo scoglio rappresentato dallo sciopero di 24 ore (il 5 luglio scorso si era svolto un primo stop di sole 4 ore), c‘è una fitta serie di questioni tecniche che riguardano il personale navigante, dalle concessioni di viaggio fino ad alcuni licenziamenti. Secondo le categorie di Cgil Cisl e Uil l’accordo raggiunto l’altra fornisce «le prime risposte ai piloti e agli assistenti di volo del gruppo Alitalia» in linea con «una nuova stagione di sane e costruttive relazioni sindacali» e «in vista del prossimo piano industriale e dell’ormai imminente rinnovo contrattuale». L’accordo prevede anche l’assunzione di personale navigante.
Per Anpac, Anpav e Usb l’accordo non è sufficiente. «Il testo presentato dall’azienda - dicono - è uguale a quello che è stato respinto a luglio e ha portato allo sciopero del 5 luglio. Non vengono rimosse le violazioni contrattuali e i licenziamenti non vengono revocati.
Intanto la compagnia ha già cancellato numerosi voli. Contemporaneamente una nota Alitalia informa che è stato predisposto un piano straordinario per limitare i disagi ai passeggeri coinvolti nelle cancellazioni con la riprotezione sui primi voli utili, un rafforzamento del personale di assistenza e del call center. Per informazioni e assistenza,
la compagnia ha messo a disposizione i seguenti contatti
telefonici: dall'Italia il numero verde (completamente gratuito)
800 650 055; dall'estero il numero +39 06 65649. Alitalia invita
tutti i viaggiatori che hanno un volo prenotato per il 22
settembre a contattare questi numeri per verificare lo stato del
proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.
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