Alfano: «Si avvicina la cattura di Matteo Messina Denaro. Grasso: «Mafiosi i clan smantellati a Roma»

Alfano: «Si avvicina la cattura di Matteo Messina Denaro. Grasso: «Mafiosi i clan smantellati a Roma»
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Venerdì 19 Dicembre 2014, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 15:00
Lotta alla mafia. «Ci avviciniamo alla cattura di Matteo Messina Denaro, come indicano le recenti operazioni di sequestro di beni al suo clan. Non daremo tregua nella sua caccia».



Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo alla conferenza di presentazione del bilancio 2014 della Dia. Aggiungendo poi: «È fondata la configurazione del 416 bis nell'inchiesta Mafia Capitale condotta da un procuratore serio come Giuseppe Pignatone». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenuto alla presentazione del Bilancio 2014 della Dia. Il ministro ha criticato «l'approssimazione con cui si è parlato del 416 bis, come se qualcuno potesse ancora pensare che l'organizzazione mafiosa sia un club con sede a Corleone e con uomini con la coppola. La mafia - ha aggiunto - è metodo e cultura». La legge, ha ricordato il ministro, «si parla di organizzazione di tipò mafioso e mafioso è il metodo e la cultura di chi si associa utilizzando lo strumento dell'intimidazione ed il meccanismo dell'omertà al fine di aggiudicarsi appalti e commesse. Ecco - ha concluso - la fondatezza dell'approccio dell'inchiesta».



E sempre sui possibili sviluppi dell’inchiesta, gli ispettori della Commissione prefettizia per l'accesso al Comune di Roma «sono al lavoro. Io non voglio anticipare i giudizi, ma bisogna agire con i piedi di piombo quando si tratta di sospendere la democrazia in un'amministrazione». Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, è intervenuto alla presentazione dei risultati operativi conseguiti dalla Dia nel 2014.



Anche Pietro Grasso, presidente del Senato, ha fatto riferimento all’inchiesta romana durante gli auguri alla stampa parlamentare: «L'inchiesta su Mafia Capitale ha fatto emergere un mondo di mezzo che non fatico a identificare come mafia, perchè anche le mafie sono cambiate: il volto violento e brutale della criminalità organizzata non è il più grave pericolo».
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