Adesivi antisemiti con Anna Frank, Mattarella: disumano. Renzi: «Lazio giochi con stella David»

Adesivi antisemiti con Anna Frank, Mattarella: disumano. Renzi: «Lazio giochi con stella David»
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Martedì 24 Ottobre 2017, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 15:55
«Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall'ottusa crudeltà dell'antisemitismo», ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Ci sono delle cose incredibili che continuano ad accadere come, ad esempio, che un gruppo di ultrà di una squadra di calcio pensi di scherzare sulla storia e la figura di Anna Frank», ha detto il premier Paolo Gentiloni, durante una visita alla sede delle Generali a Mogliano (Treviso). «È successo - ha aggiunto - qualcosa di incredibile, inaccettabile, da non minimizzare e da non sottovalutare. Non sottovalutiamo i rischi del diffondersi di tensioni nel nostro tessuto sociale».


«Se fossi il presidente di una squadra di calcio domani farei mettere sulle maglie la Stella di David al posto dello sponsor #annafrank», ha invece scritto su Twitter il segretario del Pd Matteo Renzi.

«Non posso non condannare fermamente ciò che accaduto a Roma dove un gruppo di hooligan ha usato l'immagine di Anna Frank per offendere tifosi di un'altra società».
Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in plenaria a Strasburgo. Tajani ha definito l'episodio «un fatto grave: ognuno ha diritto di essere praticante della propria religione e le comunità ebraiche fanno parte della nostra Unione. Credo che l'antisemitismo debba restare soltanto un'orribile esperienza del nostro passato».


«Quella dei tifosi della Lazio è stata un'azione «molto violenta, negativa e inaccettabile, perché usare in modo dispregiativo un'esperienza come quella di Anna Frank è veramente un segno di degrado culturale», ha detto la ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Quanto successo è anche segno «di assenza di rispetto verso la storia dell'Olocausto e delle violenze che invece vorremmo fosse parte integrante di una conoscenza profonda dell'offerta formativa dei ragazzi e delle ragazze, perché esperienze come quelle non accadano più» ha concluso la ministra Fedeli partecipando a un evento organizzato dall'Istituto Leonarda Vaccari sull'alternanza scuola-lavoro.
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