Ecco il piano per fermare il calo: profilassi obbligatoria a scuola

Ecco il piano per fermare il calo: profilassi obbligatoria a scuola
di Carla Massi
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Sabato 17 Ottobre 2015, 03:49 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 11:10
ROMA - L'allarme è scattato una quindicina di giorni fa. Quando i dati dell'Istituto superiore di sanità hanno dimostrato che, per la prima volta negli ultimi dieci anni, la copertura vaccinale per alcune malattie come il morbillo, la pertosse e la rosolia è scesa del 4%. Dal 90,3%, considerata cifra limite dall'Oms per la sicurezza, all'86,6%.

LE CORREZIONI

Da quel momento, la decisione di rivedere e correggere il piano vaccinale 2016-2018, allargare alcune profilassi, organizzare nuove campagne di informazione, ipotizzare sanzioni per i medici pubblici critici verso questo tipo di prevenzione e mettere mano alle norme sanitarie per iscrivere un bambino a scuola.



Anche su questo ultimo punto, oltre quello delle sanzioni dei medici, è possibile che il sì finale debba passare attraverso lunghe discussioni e dibattiti nella Conferenza Stato-Regioni. Per, in materia di vaccinazioni, è ampia l'autonomia regionale. Gli assessori ne hanno discusso in settimana. Negli stessi giorni il sito change.org aveva lanciato una petizione da destinare al ministro Lorenzin per rendere obbligatorie le vaccinazioni nelle comunità scolastiche.



Un generale movimento che sta rispondendo alla capillare diffusione delle associazioni che considerano inutili e dannosi i vaccini. Anche quelli obbligatori. Come il Condav, il Coordinamento danneggiati da vaccino e il Comilva, Coordinamento movimento libertà delle vaccinazioni. Veneto e Marche sono due regioni nelle quali il calo delle vaccinazioni è stato particolarmente importante.

L'ipotesi, dunque, è quella che il Piano introduca anche la previsione di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni. «Bisogna porsi il tema ma le Regioni non vietano nulla a nessuno. Non vietiamo l'accesso ma ci poniamo il tema che la frequenza sia coerente con le vaccinazioni obbligatorie», sostiene il coordinatore degli assessori regionali, Sergio Venturi.

Di fatto, con le percentuali di copertura che il certe zone sfiorano l'85%, non sembra essere più possibile rispettare il diritto dei genitori, oggi accordato, di non proteggere il figlio.



LA MAMMA

«Stiamo assistendo al ritorno di malattie che credevamo debellate - è l'analisi di Giovanni Corsello presidente della Società italiana di pediatria - Un esempio tra tutti è la morte di bambini per la pertosse, infezione che sta avendo una recrudescenza in particolare nei primi mesi di vita. Proprio per la mancanza della copertura vaccinale». La petizione di change.org diretta al ministro Lorenzin è stata lanciata da Alice Pignatti, una mamma di Cesena, che ha visto la sua piccola a 40 giorni colpita da una malattia che riteneva sotto controllo, la pertosse. «Chiediamo che i vaccini diventino obbligatori per l'accesso a scuola - spiega - I danni provocati dalla diffusione di informazioni tendenziose da parte delle associazioni antivax stanno trasformando la nostra comunità».