Smog, piano del governo: riscaldamento giù, auto a 30 km/h, sconti sui bus

Smog, piano del governo: riscaldamento giù, auto a 30 km/h, sconti sui bus
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Mercoledì 30 Dicembre 2015, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 11:20

Riscaldamento giù di due gradi, sconti sui mezzi pubblici e limiti di velocità ridotti fino a 30 chilometri orari nelle città. Sono tre delle misure contenute nel pacchetto pensato dal ministero dell'Ambiente per rispondere all'emergenza smog e illustrato al termine di una riunione con sindaci e governatori. Provvedimenti che scattano in caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di polveri sottili ma su cui l'ultima parola spetterà comunque ai sindaci.

I Comuni possono decidere o meno di adottare queste misure. «Per me devono farlo, ma devono essere i sindaci a decidere», ha spiegato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che ha anche annunciato un fondo da dodici milioni di euro da subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa sottolineando la necessità che le città sostituiscano eventuali parchi autobus vetusti.

Ammontano a 405 milioni le risorse programmate e disponibili per la strategia di medio periodo contro lo smog nelle grandi città, ha spiegato Galletti precisando che 35 milioni sono per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus (approvate con il collegato ambientale); 50 milioni per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto), 250 milioni per l'efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto), 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale. «Mi auguro - ha aggiunto - che dopo questa riunione si metta fine alla babele dei provvedimenti in materia di smog».

«È necessario pensare ad un fondo straordinario per tutto ciò che serve per rottamare le auto più inquinanti, un fondo che dovrà avere una posta certa, a cui le Regioni dovranno contribuire per come potranno fare. Incentivare la sostituzione mezzi è importante per ridurre le emissioni», ha spiegato inoltre il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che ha poi sottolineato che «Dobbiamo convincere i cittadini che da un lato sono giuste le politiche sul trasporto collettivo, sulla rottamazione che aiuta anche l'economia, sugli sconti per prender i mezzi pubblici. Ma, come per la raccolta differenziata la sensibilità dei cittadini ha fatto la differenza, dobbiamo far capire che se vogliamo vincere questa sfida, servono comportamenti virtuosi da parte di ognuno di noi. È un discorso di buon senso che non ha appartenenze politiche».

E' stato poi presentato il Piano strategico triennale sul territorio metropolitano, che comprende anche un Comitato di coordinamento ambientale e una task force fra sindaci delle città metropolitane e i presidenti di regione, presieduta dal ministro Galletti. «È una grande alleanza, è un grande successo da ascrivere a regioni, comuni e al ministero» ha detto il ministro.

Anche l'agricoltura può contribuire a combattere lo smog e migliorare la qualità dell'aria sul territorio italiano. E il protocollo sottoscritto impegna le parti alla «promozione e diffusione di buone pratiche agricole volte alla limitazione delle emissioni di ammoniaca derivanti dalla somministrazione dei fertilizzanti azotati e dagli allevamenti, anche tenuto conto dell'aggiornamento della direttiva sui tetti nazionali alle emissioni (cosiddetta direttiva Nec) di futura emanazione».


«Oggi si passa da interventi locali a una strategia nazionale con un coordinamento permanente che monitori la situazione e gestisca le misure messe in campo. Si è fatto un un passo avanti per adottare provvedimenti di natura strutturale che incidano sulla qualità ambientale del Paese. È la prima volta che si mette in campo una strategia nazionale», ha detto il presidente dell'Anci Piero Fassino.

Alla riunione organizzata al ministero dell'Ambiente erano presenti, oltre al ministro, ai governatori e ai sindaci delle maggiori città: il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il direttore generale dell'Ispra, Stefano Laporta, il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, il sindaco di Torino e presidente dell'Anci Piero Fassino, il governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Assenti il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, rappresentati da assessori al settore.

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