Renzi a Bruxelles: reazioni muscolari non sono soluzione a terrorismo

Matteo Renzi
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Domenica 29 Novembre 2015, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:04

Le grandi crisi internazionali in atto «non si risolvono con qualche dichiarazione verbale muscolare. Ci vuole un investimento di natura diplomatica». Lo ha detto il premier Matteo Renzi arrivando a Bruxelles per il vertice Ue-Turchia, sottolineando che «su questa posizione italiana arriveranno anche gli altri Paesi nei prossimi mesi».

Rispetto alla minaccia del terrorismo «non credo che il cittadino italiano debba rinchiudersi in casa», ha aggiunto. «Noi non sottovalutiamo i rischi che ci sono ma vogliamo dare un messaggio positivo, di ripartenza».

«La posizione italiana sulla grave crisi che si vive a livello internazionale credo sia la più forte in prospettiva», ha proseguito. «Ricordo quando dicevamo che il problema dell'immigrazione era un problema europeo e ci ridevano dietro. Poi che era necessario riportare la Russia al tavolo internazionale. Ed è quello che sta succedendo. Credo che la posizione italiana, sulla grave crisi internazionale che si sta vivendo, sia quella più forte in prospettiva». «Abbiamo sempre sostenuto che era necessario riportare la Russia al tavolo internazionale, cosa che sta avvenendo».


La Turchia sa «perfettamente che questo rapporto con l'Ue tiene insieme uno scambio, un dialogo da tenere aperto, senza venir meno alle nostre attese sui diritti umani». «Noi facciamo un grande investimento da tanto tempo su alcuni Paesi, ma teniamo alta l'asticella sui diritti umani».

«Penso che oggi si possa fare un passo avanti nella direzione di rendere l'immigrazione un problema più europeo: finalmente si affronta questo problema con uno sguardo più ampio». Lo ha detto il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi arrivando al summit Ue sulla Turchia.

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