La denuncia del Papa: le guerre servono a bilanciare le economie

La denuncia del Papa: le guerre servono a bilanciare le economie
di Franca Giansoldati
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 17:25

Città del Vaticano - Va da sé che nella terza guerra mondiale fatta a pezzi un posto fondamentale lo hanno i trafficanti d’armi, i fabbricanti d’armi, oltre che gli acquirenti. Nell’omelia mattutina nella cappella di Santa Marta, Papa Francesco si lamenta della ipocrisia che circola dopo la carneficina di Parigi: “anche oggi Gesù piange perché noi abbiamo preferito la strada delle guerre, la strada dell’odio, la strada delle inimicizie. Siamo vicini al Natale: ci saranno luci, ci saranno feste, alberi luminosi, anche presepi ma tutto sarà truccato: il mondo continua a fare la guerra, a fare le guerre. Il mondo non ha compreso la strada della pace”. E, naturalmente, i bilanci dei morti non hanno mai il potere di azzerare la volontà bellica. Perché sembra che ci sia una assuefazione di fondo. “C’è chi si consola dicendo: sono morti ‘solo’ venti bambini. Siamo diventati pazzi! Milioni di morti e tanti soldi nelle tasche dei trafficanti di armi. Si producono armi per bilanciare le economie. Sarà un Natale truccato”. È la nuova, dura condanna della guerra che Bergoglio ha ripetuto all’indomani delle vittime francesi. “Purtroppo non ci sono giustificazioni per questa guerra mondiale a pezzi e che Dio piange e piangiamo anche noi per questo mondo che vive per fare la guerra col cinismo di dire di non farla”. Nella sua omelia Francesco ha anche ricordato le commemorazioni della Seconda guerra mondiale, le bombe di Hiroshima e Nagasaki.

“Stragi inutili”, le ha definite ripetendo le parole di Benedetto XV alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale. “Dappertutto c’è la guerra, oggi, c’è l’odio, ma cosa rimane di una guerra, di questa, che noi stiamo vivendo adesso? Rovine, migliaia di bambini senza educazione, tanti morti innocenti: tanti! E tanti soldi nelle tasche dei trafficanti di armi.

Una volta Gesù ha detto: ‘Non si può servire due padroni: o Dio, o le ricchezze’.

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